Segre: “La lotta al razzismo
non permette astensioni”

rassegna“Stupita dal voto. Non ci si può astenere dalla lotta al razzismo”. È il messaggio affidato ai giornali da Liliana Segre, intervistata oggi dai tre principali quotidiani italiani, Corriere, Repubblica e La Stampa, in merito alla Commissione contro l’odio votata al Senato e su cui le destre si sono astenute. “Ho notato che all’esito del voto i battimani nei miei confronti sono stati enormi, anche tra chi non ha votato a favore. Ho pensato che fosse un controsenso. C’è stata ovviamente obbedienza ai gruppi, ma per fortuna c’è ancora chi ragiona con la sua testa”, afferma Segre, che invia un messaggio ai leader di Lega e Fratelli d’Italia Matteo Salvini e Giorgia Meloni: “II ‘nazionalismo aggressivo’ è cosa diversa dal patriottismo. Posso ben dirlo io che amo moltissimo il mio paese ma ho patito le conseguenze del nazionalismo praticato dal fascismo”. A proposito di amor patrio, la stessa Segre affida al Corriere un testo scritto diversi anni fa in merito alla prigionia ad Auschwitz: “Visto che l’opposizione pensa che non mi occupi di patria e famiglia, da questa pagina si evince – dice Segre – che già nel lager amavo la mia patria, anche se mi aveva mandato lì”. Sostegno a Segre anche da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che avverte: “Non vanno sottovalutati tentativi che negano o vogliono riscrivere la storia” per “alimentare, discriminazioni e odio”.

Commissione contro l’odio, le posizioni a destra. Sul Giornale, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi difende la scelta del partito, affermando di aver sempre dimostrato “amicizia con il popolo ebraico e lo Stato d’Israele” e di aver scelto l’astensione perché la “mozione della maggioranza conteneva errori tecnico-giuridici dalle conseguenze preoccupanti, prefigurando l’introduzione di nuovi reati d’opinione”. Lo afferma anche la capogruppo al senato Bernini che critica il fatto che non ci fossero riferimenti al radicalismo islamico. “Non potevamo – la posizione di Bernini sul Giornale – inchinarci al pensiero unico relativista che mette sullo stesso piano la civiltà occidentale figlia del Cristianesimo, che rispetta tutti i diritti umani, e gli Stati islamici in cui invece si pratica la sharia e le donne vengono sistematicamente sottomesse. Non ci sottomettiamo, insomma, a chi vuol cancellare il Crocifisso dalla nostra storia”. Per Antonio Tajani, vicepresidente di FI, è tutto “un grande equivoco, nessuno può pensare a Forza Italia che non si schiera contro l’antisemitismo. Siamo la forza politica che più si è schierata a favore di Israele” (Corriere). A proposito d’Israele, secondo quanto riporta Repubblica, mentre si discuteva della Commissione contro l’odio alla Camera dai banchi di Fratelli d’Italia è partito un “sei un sionista” all’indirizzo di Lele Fiano, deputato Pd.

Commissione contro l’odio, le analisi. Secondo Michele Serra (Repubblica), “nella migliore delle ipotesi, l’ostilità della Lega a sanzionare il razzismo, l’antisemitismo e l’omofobia deriva da un’impostazione ‘liberale’”. “Nella peggiore delle ipotesi perché nei suoi ranghi pullulano non solo parole razziste e omofobe, ma anche persone razziste e omofobe”. Su La Stampa è invece critico Mattia Feltri, che denuncia la scelta della Lega di non applaudire per la seconda volta Liliana Segre ma aggiunge che “la commissione poggia su un presupposto sbrigativo e scellerato: il contrasto, cioè l’oscuramento, delle opinioni più repellenti, sebbene ‘non perseguibili sul piano penale’”. Rispetto al voto e l’astensione delle destre, lo storico Claudio Vercelli, intervistato da Avvenire, parla di: “un’ambiguità rivelatrice dell’indisponibilità verso leggi che possano restringere gli spazi di manovra di quello che ritengono comunque un loro bacino elettorale. Insomma il problema non è di oggi, ma di domani”.

Roma ha la sua Via Elio Toaff. Si è tenuta ieri, davanti a una folla di persone, la cerimonia di svelamento della targa che segnala la nuova via dedicata a rav Elio Toaff al Portico d’Ottavia, a ridosso del Tempio Maggiore di Roma. L’evento – di cui raccontano oggi Corriere e Repubblica nei rispettivi dorsi romani – si è svolto alla presenza, tra gli altri, della sindaca Virginia Raggi, del vicesindaco Luca Bergamo, del rabbino capo Riccardo Di Segni, della presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello. “Non c’è stata mai una strada dedicata a un rabbino. – ha ricordato rav Di Segni – La giornata di oggi è una svolta: Il rabbinato di Toaff ha segnato un secolo”. “Il nostro rabbino capo è stato un grande italiano. Una guida per tutti noi”, ha sottolineato Dureghello. Per il figlio Ariel, rav Toaff ha avuto la capacità di creare un “ponte tra la comunità ebraica e il mondo circostante”.

Firenze e il nuovo rabbino capo. Il Corriere Fiorentino e la Nazione salutano l’arrivo del nuovo rabbino capo di Firenze rav Gadi Piperno, il cui incarico inizia ufficialmente in queste ore. “È un grande onore e soprattutto una grande responsabilità”, le parole di Piperno.

Chi era Marcione. Sul Corriere si parla di una riedizione del Vangelo di Marcione curato per Einaudi da Claudio Gianotto e Andrea Nicolotti, senza chiarire bene chi fosse Marcione: “un eretico che contrapponeva il Dio della vendetta dell’”Antico” Testamento a quello dell’amore del Nuovo. Marcione fu condannato dalla Chiesa, ma l’opposizione da lui drammatizzata tra due divinità fu recepita e trasmessa.- ricordava su queste pagine rav Riccardo Di Segni – Solo da pochi decenni la Chiesa se ne distacca ufficialmente, riconoscendola non solo come errore, ma anche come strumento illecito di predicazione di antagonismo e di odio”.

Hezbollah, minaccia per Israele. Il movimento terroristico libanese di Hezbollah ha cercato ieri di abbattere un drone israeliano con missile anti-aereo. “Una novità anche sulla frontiera arroventata con il Libano”, scrive La Stampa, sottolineando come Israele interpreti questo gesto come il rafforzarsi della minaccia portata alla sua sicurezza da Hezbollah e dal regime iraniano che lo sostiene.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked