Ebrei milanesi: “A Liliana Segre
solidarietà incondizionata”

Il Presidente Milo Hasbani e il Rabbino capo Alfonso Arbib desiderano esprimere solidarietà e vicinanza incondizionate alla Senatrice a Vita Liliana Segre, a nome di tutta la Comunità Ebraica di Milano.
Come tutti sanno, la Senatrice Segre è divenuta bersaglio in questi giorni di sempre più inaccettabili attacchi sui social network e sui media. Stupisce e ci lascia senza parole che spesso partano da persone e da gruppi insospettabili, solo fino a poco tempo fa.
La libertà di espressione rimane uno dei cardini fondamentali della nostra Costituzione, ma non possiamo restare in silenzio di fronte al modo in cui essa viene sempre più travisata con l’uso di espressioni di odio, insulto e disprezzo, che nulla hanno a che vedere con il diritto a un corretto dibattito e al contraddittorio.
Condanniamo e ci dissociamo pertanto da qualsiasi posizione di questa fatta, che dimostra semplicemente quanto la Mozione della Senatrice a Vita sia ormai divenuta indispensabile e urgente, in un contesto sociale che sembra aver perso qualsiasi limite e senso del pudore.
Le parole malate non possono più essere accettate, la mancanza di auto-regolazione sui toni e sui contenuti dell’espressione del proprio pensiero ci deve far riflettere profondamente e indignare.
Nessuno, a cominciare proprio da Liliana Segre, avrebbe mai immaginato di assistere nuovamente all’uso dell’intimidazione e dell’attacco verbale per mettere a tacere le coscienze e avrebbe mai voluto chiedere con fermezza di porvi limiti chiari e legali. Non certo a fini personalistici, ma proprio in difesa di tutta la società e dei suoi valori.
L’assenza di consapevolezza storica del rischio che corre la società che non si accorge del pericolo dell’odio espresso impunemente, è una società che rischia il caos. E le facili strumentalizzazioni di masse e singoli che smettono di usare la ragione a favore dell’istinto più basso.
La pace, la libertà e la convivenza sono state conquiste durissime che non possiamo permetterci di perdere. La Senatrice Liliana Segre l’ha vissuto sulla sua pelle, ma nemmeno questo sembra più un sufficiente baluardo.
Oggi più che mai sosteniamo dunque Liliana Segre con grande rispetto e gratitudine per il suo infaticabile lavoro super partes, in difesa della vera libertà, del rispetto delle minoranze, e dei più alti valori etici, morali e civili. Senza se e senza ma.