Italia-Israele, 70 anni di relazioni
Una festa nel nome della scienza

Settanta anni di relazioni diplomatiche, festeggiati attraverso uno dei canali privilegiati di collaborazione. C’è ancora una volta la cooperazione scientifica tra Italia e Israele al centro dell’annuale riconoscimento del Premio Rita Levi-Montalcini assegnato quest’oggi alla Farnesina al professor Eytan Domany, del dipartimento di fisica dei sistemi complessi del Weizmann Institute of Science, un’eccellenza dello Stato ebraico, che negli scorsi mesi ha condotto un periodo di ricerca con il gruppo di lavoro guidato dalla professoressa Caterina La Porta del dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano. Un lavoro su cui ha relazionato in una lectio, intitolata “Big data and tumors”.
“Rita Levi-Montalcini è stato un esempio come donna, scienziata, figura che ha affrontato molte sfide. Una ispirazione per tutti noi. È significativo che questa collaborazione tra Paesi, che ha permesso di raggiungere grandi risultati e guarda con grandi speranze al futuro, anche nel segno delle start up di cui Israele è oggi Paese leader, venga riconosciuta con un premio che porta il suo nome” ha sottolineato in apertura di cerimonia Emanuele Del Re, viceministra degli Esteri.
Soddisfazione per questi 70 anni di lavoro congiunto è stata espressa anche da Lucia Azzolina, sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: “Non una delle tante collaborazioni. Celebriamo oggi – ha detto – i primi 70 anni di un cammino importante”. Oltre che da Dror Eydar, ambasciatore d’Israele in Italia, che ha esplicitato il valore simbolico del numero 70 nell’ebraismo. “È il numero che simboleggia una vita intera. Con l’augurio, guardando al futuro delle nostre relazioni, che se ne possa aprire un’altra di grande soddisfazione per entrambi”. L’ambasciatore si è detto molto ottimista al riguardo, ricordando il fiorente interscambio e il flusso di cervelli in entrambe le direzioni.
Numerosi gli interventi di scienziati sia israeliani che italiani che hanno caratterizzato la mattinata, con uno sguardo finale in prospettiva proposto dallo stesso ambasciatore Eydar e da Vincenzo de Luca, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese.

(5 novembre 2019)