Berlino e i trenta anni senza Muro,
sul piccolo schermo la libertà ritrovata
Con una legge approvata nel 2005, il governo italiano ha scelto di fare della ricorrenza della caduta del Muro di Berlino il “giorno della libertà”. Un appuntamento che in questo 2019, a 30 anni esatti dagli storici fatti evocati, sarà ricordato nel corso di una trasmissione che andrà in onda su Raitre in seconda serata il 9 novembre. Il titolo dello speciale, che ha la regia di Luca Verdone ed è condotto da Paola Severini Melograni, è per l’appunto “Il giorno della libertà”. Ad intervenire sono Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera; Carlo Verdelli, direttore di Repubblica; Marco Tarquinio, direttore di Avvenire; il regista Pupi Avati; i giovani giornalisti di Radioimmaginaria; lo scrittore albanese Besnik Mustafaj e la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
Diverse prospettive per riflettere sull’epocale avvenimento, che è commentato in un video dalle parole del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. Ad aprire e chiudere “Il giorno della libertà” alcune riflessioni dell’ambasciatore tedesco Viktor Elbling.
La trasmissione, le cui riprese si sono svolte al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps e in particolare nella Sala Grande del Galata, è impreziosita da numerosi contributi artistici. A rendere omaggio alla Germania Unita sono i maestri Carlo Boccadoro e Fabio Vacchi, con due composizioni interpretate dal maestro Enrico Dindo; mentre le canzoni I’ll meet you again, Berlin im Licht di Kurt Weill e Ave Maria di Schubert-Bono sono interpretate da Claudia Sasso, Floriana Cicia, Giovanni Caccamo e Giuseppe Infantino. A curare gli arrangiamenti il maestro Beppe D’Onghia, mentre la direzione artistica è di Nicoletta Mantovani Pavarotti. Autori del programma, assieme a Severini Melograni, sono Cristiano Leone e Maria Gazzetti.
(7 novembre 2019)