Oltremare – Le strade per Eilat

daniela fubiniIn tutti questi anni da israeliana (fra poco dodici, un nuovo batmizvah) ho girato Israele in lungo e in largo. Per lungo intendesi la distanza massima di 500 chilometri da Metulla a Eilat, e per largo quella dalla costa all’altezza di Ashkelon via Rahat al Mar Morto, ben 125 chilometri. Quando dicono che Israele è un fazzoletto di terra è bene crederci. Ma prima di questo fine settimana non avevo mai fatto la strada verso Eilat in macchina, per giunta facendo due strade diverse all’andata e al ritorno. Anche partendo dalla zona di Ashkelon sono comunque 300 chilometri, e anche facendoli presto al mattino in autunno il verde della pianura cede velocemente il passo al deserto appena passata Beer Sheva, e fra Beer Sheva e Sde Boker il panorama fuori dal finestrino vira al beige definitivamente. Poi però dall’arrivo al cratere di Mitzpe Ramon tutto cambia di nuovo, soprattutto quando con la macchina si attraversa il cratere e poi poco dopo si arriva alla zona che a ovest comprende il parco nazionale di Timna, ma stando sulla strada che costeggia il confine con l’Egitto si raggiunge un altro parco piccolo e inatteso con un percorso a piedi in mezzo al canyon di rocce colorate dal giallo al verde al rosso. Se a qualcuno facesse impressione viaggiare su macchina privata lungo confini con i nostri più o meno bellicosi vicini, può far che rimanere a Tel Aviv, perché anche facendo l’altra strada si viaggia a pochi metri da un confine, questa volta con la Giordania. Ed è un viaggio tutto diverso, in cui le formazioni rocciose variamente colorate si lasciano alle spalle relativamente presto, per trovare invece a intervalli quasi regolari di pochi chilometri enormi piantagioni di palme, e di ceci ed altre culture in serre immense lungo tutta la zona dell’Aravà, seguiti da un improvviso incontro con la parte sud del Mar Morto prima di piegare verso Beer Sheva e ritornare alla civiltà. Sarà controcorrente dirlo oggi, a poche settimane dalla inaugurazione del nuovo e oggettivamente bellissimo aeroporto Ramon a nord di Eilat, ma arrivare ad Eilat in aereo non è proprio per nulla la stessa cosa, e chi ne ha il tempo guadagna molto nel vedere coi propri occhi quella parte di Israele che secondo Ben Gurion avrebbe dovuto diventare un giardino. Siamo in ritardo sulla sua tabella di marcia, questo è sicuro.

Daniela Fubini