Iran, strage nelle piazze
In Iran oltre un centinaio i morti nelle piazze. Ma per Amnesty International, che ha incrociato i dati raccolti, le vittime potrebbero essere molte di più. Si va intanto, come trapela in ambienti vicini al regime, verso la condanna a morte per i leader della rivolta. “La scintilla che ha provocato la protesta è innanzitutto la condizione economica del Paese. Ma secondo moltissime fonti – si legge su Repubblica – dietro il malcontento per motivi economici c’è l’ennesima contestazione al regime, per la mancanza di libertà e di alternative offerte alla nazione”.
Decine intanto gli obiettivi militari colpiti da Israele in Siria nelle scorse ore, in risposta al lancio di razzi verso il Golan da una cellula iraniana. Per il portavoce dell’esercito israeliano l’attacco lanciato ieri “è una chiara prova a conferma della volontà dell’Iran di mettere radici militari in Siria”.
“Non è una scelta contro nessuno, ma una scelta a favore di qualcuno, anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento”. Così Ezio Greggio, che ha rifiutato la cittadinanza onoraria del Comune di Biella dopo che lo stesso, pochi giorni fa, aveva rifiutato di concedere analogo riconoscimento alla senatrice a vita Liliana Segre. L’iniziativa è lodata tra gli altri dal Corriere: “Trovandosi in mezzo a una polemica surreale, Greggio ha voluto prendere subito le distanze, con una dichiarazione composta, ma definitiva”.
“L’antisemitismo non c’è, ma bisogna continuare a evocarlo, perché altrimenti gli antifascisti in servizio permanente effettivo non saprebbero più cosa fare”. Questa la surreale tesi di Maurizio Belpietro in un editoriale pubblicato su Panorama. Nello stesso intervento si legge: “Non importa neppure che si lancino allarmi che non hanno alcun fondamento, come i numeri delle minacce quotidiane contro Liliana Segre e gli ebrei italiani”.
Da segnalare, sempre sul tema della commissione voluta dalla senatrice a vita, un nuovo delirante intervento di Silvana De Mari. Su La Verità attacca: “Tra i mille bersagli della commissione contro l’odio ne manca uno fondamentale: l’anticristianesimo”.
Sul Foglio la nuova posizione di Washington sugli insediamenti israeliani è definita “storica e delicata”. Sempre sul Foglio, rispondendo a un lettore, il direttore Claudio Cerasa si sofferma sulla scelta italiana di esprimersi a favore di otto risoluzioni contro Israele durante l’ultima votazione all’Onu. Sostiene Cerasa: “Per combattere l’antisemitismo e non banalizzarlo prima ancora di votare per le commissioni Segre forse bisognerebbe ripartire da qui”.
Sarà oggi scoperta a Torino una targa in ricordo dei 54 avvocati cacciati con l’entrata in vigore delle Leggi razziste. Scrive La Stampa: “Una ferita per la Città e per l’Ordine che ormai non può più essere curata ma soltanto ricordata e oggi alle 13 lo sarà con una cerimonia nel corridoio di Palazzo di Giustizia, davanti alla sede dell’Ordine degli avvocati”.
“Da una visita al lager sono uscito con il desiderio di celebrare la vita”. Così il popolare artista Davide Van De Sfroos, che ha visitato Auschwitz con un Treno della Memoria, in una intervista con Avvenire.
(20 novembre 2019)