Israele verso terze elezioni

rassegnaDopo la rinuncia di Benjamin Netanyahu, fallisce anche il tentativo del leader di Kachol Lavan Benny Gantz di dare un governo a Israele. L’ex generale ha infatti fatto un passo indietro nelle scorse ore, aprendo un nuovo periodo di incertezza che con molta probabilità porterà alla terza elezione in un anno. Ora, per la prima volta, si entra nei 21 giorni previsti dalla legge in cui ogni membro della Knesset avrà l’opportunità di diventare primo ministro. Durante questo periodo (che scadrà la notte del 11 dicembre), una maggioranza di 61 parlamentari potrà chiedere a Rivlin di nominare come Premier un collega della Knesset che accetti per iscritto di assumere il ruolo (anche Netanyahu o Gantz). Fallita questa possibilità, si dovrà tornare alle urne. “Intanto il procuratore generale Mandelblit – riporta in una breve Corriere – potrebbe annunciare presto l’incriminazione per corruzione del premier uscente Benjamin Netanyahu”.

Israele-Iran, lo scontro è in Siria. Come scrive La Stampa, “Israele toma a mostrare i muscoli in Siria, con l’attacco più massiccio da un anno a questa parte, che ha coinvolto anche i cacciabombardieri ‘invisibili’ F-35 e inflitto perdite pesanti alle Forze Al-Quds, i reparti speciali dei pasdaran”. Nell’attacco, hanno spiegato fonti militari israeliane, sono stati colpiti “sistemi avanzati di difesa anti-aerea, depositi di armi, centri di comando e basi militari”, legati all’Iran e al regime di Assad. “Alla fine il bilancio è stato di 23 morti, due civili, 16 ‘stranieri’ e cinque soldati dell’esercito governativo”.

Torino, in memoria degli avvocati perseguitati. Sulle pagine torinesi del Corriere e Stampa ampio spazio all’apposizione, al Palazzo di Giustizia della città, di una targa in memoria dei 54 avvocati ebrei che furono esclusi dalla professione in seguito alle Leggi razziste del ’38. “Perché l’odio e l’indifferenza verso l’altro non debbano più ripetersi e perché sia bandita ogni discriminazione”, si legge sulla targa.

Cittadinanze onorarie. Se il sindaco di Biella si scusa per aver rifiutato la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre (con Ezio Greggio che aveva rifiutato il riconoscimento della città piemontese proprio in solidarietà con la sopravvissuta), ora è Sesto San Giovanni, comune della periferia milanese a guida leghista, a bocciare l’iniziativa proposta dai Cinque Stelle (Repubblica). E mentre Genova si prepara ad accogliere la Segre per conferirle il Premio Primo Levi e la cittadinanza (Repubblica Genova), Luciano Belli Paci, figlio della senatrice a vita, al Corriere Milano commenta con amarezza i vari casi sulle altre cittadinanze onorarie: “ormai è una tempesta perfetta: una gara di strumentalizzazioni”.

L’impeachment Usa e il caso Ucraina. L’ambasciatore americano all’Ue Gordon Sondland inguaia il presidente Usa Donald Trump sul caso Ucraina, scrivono i quotidiani oggi. Durante la sua testimonianza pubblica nel procedimento di impeachment contro Trump, Sondland ha dichiarato di aver “agito su ordine del presidente” rispetto alle pressioni fatte sull’Ucraina per aprire un’inchiesta contro il figlio dell’avversario democratico Joe Biden. “Lo scambio dei favori con il leader ucraino Zelensky, cioè l’accesso a Washington e agli aiuti militari americani come ricompensa per l’apertura di un’inchiesta sulle attività dei Biden a Kiev, – scrive La Stampa – è al centro dell’accusa che minaccia di portare all’incriminazione del presidente Usa”.

Il Labour e l’antisemitismo. Lo scrittore John le Carré e altri intellettuali hanno definito il Labour invotabile alle elezioni del prossimo 12 dicembre dagli ebrei, angosciati dalla “prospettiva di un primo ministro associato con l’antisemitismo”. Lo ricorda oggi su Repubblica Gad Lerner, riflettendo sul problema interno ai laburisti guidati da Corbyn e sui parallelismi con l’Italia.

Verona avrà una via Almirante. L’iniziativa, contro cui avevano protestato l’UCEI e la Comunità ebraica della città nella scorsa primavera, ha avuto il nulla osta tecnico e così Verona rischia di avere davvero una via intitolata a Giorgio Almirante. “Almirante non solo non ha rinnegato il fascismo ma è stato redattore della rivista la difesa della razza, firmatario del Manifesto della razza e ha aderito alla repubblica di Salò”, sottolinea la la deputata Alessia Rotta, vice capogruppo del Pd, che attacca l’amministrazione guidata dal sindaco Federico Sboarina che “prosegue nel tentativo di trasformare la città medaglia d’oro della Resistenza, nel laboratorio politico e culturale della per or destra” (Libero).

Israele, gli Usa e l’Onu. Il quotidiano cattolico Avvenire riporta le dichiarazioni del Vaticano che contestano la scelta degli Stati Uniti (per bocca del segretario Usa Mike Pompeo) di non considerare più illegittimi gli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Sul Giornale lettera invece firmata da Carlo Benigni in cui si chiede alla Farnesina di chiarire quali siano le sue posizioni sulla situazione israeliana, Gaza e la minaccia iraniana. A proposito di Israele, La Stampa Torino parla dell’iniziativa alla Comunità ebraica locale “ambasciatori della verità” volta a contrastare le notizie false che circolano sullo Stato ebraico.

Segnalibro. Sul Foglio viene presentato il saggio di Matthias Küntzel (Il jihad e l’odio contro gli ebrei, Belforte) in cui si traccia un nesso fra nazionalsocialismo e islamismo. “Il mio libro dimostra che al Qaida e gli altri gruppi islamisti sono guidati da un’ideologia antisemita che e stata trasferita al mondo islamico nel periodo nazista”, scrive nella prefazione Küntzel. Avvenire parla invece del libro inchiesta di Anna Bikont dedicato alla strage di Jedwabne, progrom antiebraico compiuto dai polacchi: Il crimine e il silenzio. Jedwabne 1941, un massacro in cerca di verità, il titolo del volume uscito in Polonia nel 2004 e ora stampato in Italia da Einaudi.

Daniel Reichel
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