Genova abbraccia Liliana Segre
“La senatrice un simbolo di coraggio”

“Oggi non parliamo degli odiatori. Parliamo solo di chi ama”. Così Liliana Segre alle migliaia di genovesi che l’hanno accolta in città per la consegna del riconoscimento internazionale conferito annualmente dal Centro Culturale Primo Levi. Chi dentro Palazzo Ducale, dove si è svolta la cerimonia, e chi davanti al maxischermo allestito in piazza. L’abbraccio di tutta Genova nel giorno in cui la senatrice a vita è diventata anche cittadina onoraria del capoluogo ligure.
Una piazza piena e partecipe. Una risposta corale all’odio, agli insulti, alle minacce con cui è costretta a vivere quotidianamente. “Gli atti violenti, da lei subiti e certamente sofferti, hanno dato origine a una straordinaria reazione positiva nei suoi confronti da parte di una grande parte della opinione pubblica italiana. Ciò – ha detto nel suo intervento Piero Dello Strologo, presidente del Centro e storico animatore del premio – a dimostrazione che tante persone hanno capito che quanto da lei compiuto in questi anni per il nostro Paese ha lasciato un segno duraturo ormai difficile da cancellare”. Per Dello Strologo “mai come quest’anno il premio è andato alla persona che è risultata oggi veramente la più meritevole di riceverlo”.
“Una donna che, grazie al suo impegno civile e politico e alla sua opera di testimone sopravvissuta – ha quindi aggiunto – è diventata per moltissime persone il simbolo vivente del coraggio e della determinazione con cui si devono contrastare, nel rispetto dei principi di libertà, ogni manifestazione di intolleranza, di razzismo, di antisemitismo e di istigazione alla violenza quali risultano anche dalla mozione da lei presentata e approvata il 29 ottobre scorso”.
Questa la motivazione del premio, letta in apertura di serata: “In considerazione del suo impegno politico e civile nel nostro Paese, non solo volto a mantenere vivo il ricordo della tragedia del passato, ma anche a combattere i pregiudizi e l’indifferenza per le tragedie del presente, sempre con la volontà di instaurare un dialogo aperto con le altre componenti della società, con ciò ispirandosi ai principi di libertà, democrazia e di rispetto delle persone”.
Per il sindaco Marco Bucci, che l’ha fatta cittadina onoraria di Genova, la senatrice a vita non è solo un simbolo ma svolge “un ruolo fondamentale dal punto di vista morale nella preservazione della memoria e del suo ruolo attivo di impegno civile nel contrasto dei fenomeni di intolleranza, di razzismo, di antisemitismo e di istigazione all’odio e alla violenza”.

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(25 novembre 2019)