UK, antisemitismo nel Labour “Corbyn, pericolo per gli ebrei”
Rimbalza anche sui giornali italiani la denuncia del rabbino capo di Gran Bretagna Ephraim Mirvis rispetto all’antisemitismo presente tra le fila dei laburisti di Jeremy Corbyn. In un articolo pubblicato dal Times di Londra, rav Mirvis affermava, rispetto all’antisemitismo, che “un nuovo veleno, approvato dal vertice, ha preso piede nel Labour”, per poi invitare gli elettori a votare “con la propria coscienza” contro la leadership laburista e in particolare contro Corbyn (Foglio, Libero). In serata, riporta Repubblica, il candidato del Labour ha replicato: “l’antisemitismo è vile e sbagliato, nel Labour non c’è posto per l’antisemitismo e non verrà tollerato”. “Anche l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, leader spirituale della chiesa anglicana, – scrive Repubblica – sembra appoggiare le critiche del rabbino capo, con un tweet in cui sottolinea ‘il profondo senso di insicurezza e di paura provato da molti ebrei britannici’”. Il Foglio racconta del seggio di Finchley, nella periferia a nord di Londra, considerato uno dei termometri elettorali in vista del voto del 12 dicembre. “Finchley è il quartiere di Londra con la più alta concentrazione di ebrei (sono il 23 per cento)” e solo il 7 per cento voterà per il Labour: “Molti di questi voti andranno a Luciana Berger, candidata dei Lib-dem ed ex laburista ebrea che ha abbandonato il partito lo scorso anno dopo essere stata vittima di una campagna antisemita”.
Riformare il patto di Dublino. Il governo tedesco vuole rilanciare al più presto i negoziati per la riforma del diritto di asilo Ue e chiudere l’accordo entro la seconda metà del 2020, vale a dire durante il semestre di presidenza guidato dalla Germania. “La proposta sul tavolo – racconta La Stampa – punta a superare il principio del Paese di primo ingresso per l’esame delle domande d’asilo, creando un meccanismo di redistribuzione automatica dei richiedenti tra i vari Paesi Ue, assegnando a ognuno una quota obbligatoria in base alla popolazione e al Pil”.
“Parlare di vita e non di odio”. “Quando sono diventata nonna la vittoria su Hitler è diventata totale, perché ho generato figli che hanno generato nipoti. Si deve parlare di vita e di amore, non di odio”, così la senatrice a vita Liliana Segre parlando alla Fondazione Feltrinelli di Milano a 170 giovani (Corriere). Alla Segre in queste ore il sindaco di Biella, facendo un dietrofront, ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria (La Stampa).
A scuola, nonostante le Leggi razziste. A Roma, tra il 1938 e il 1940 la Comunità ebraica prese in affitto la villa in via Celimontana per trasformarla in una scuola in cui gli studenti ebrei, cacciati dagli istituti statali a causa delle Leggi razziste del ’38, potessero continuare a studiare. “Alcuni ex studenti della scuola sono tornati a visitarla dopo 80 anni in occasione di una visita organizzata dal Notre Dame Rome Global Gateway assieme all’Ascer (Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma)”, racconta oggi La Stampa ricostruendo questa storia di resilienza dell’ebraismo romano. “Sogno sempre questa scuola – racconta al quotidiano Mirella Di Castro -. Sogno di andare verso l’uscita, ma non riesco ad aprire il cancello, e vedo tutti gli altri che sono fuori in strada. È stato davvero un brutto periodo, avevamo paura, il regime impediva agli ebrei di vivere serenamente”.
Ambasciatori di verità. A partire da Torino, è stato presentato in diverse città il progetto “Ambasciatori di verità” che prevede incontri formativi con gli studenti per contrastare l’odio antisemita e contro Israele. A promuovere l’iniziativa, il Maccabi World Union che a Torino ha messo in piedi una collaborazione con il mondo accademico, racconta La Stampa. “L’Università di Torino – ha sottolineato il rettore Geuna – è un luogo di libera ricerca e di dialogo. Con questo incontro rafforziamo la reciproca collaborazione con Israele e l’attenzione al fenomeno dell’antisemitismo, purtroppo ritornato d’attualità”.
Anne a teatro. Sul Messaggero Roma, tra i diversi appuntamenti culturali nell’agenda della Capitale, viene ricordato lo spettacolo scritto da Frances Goodrich e Albert Hackett e dedicato al diario di Anna Frank, che sarà messo in scena dalla Compagnia del Teatro Belli in collaborazione con la Compagnia Mauri Sturno (dal 23 gennaio al 16 febbraio). L’iniziativa ha il patrocinio di UCEI, Fondazione Museo della Shoah di Roma, Centro Ebraico Il Pitigliani e Associazione Progetto Memoria.
Saluti fascisti per Milano. In tremila in corteo per Milano, tra cori, saluti fascisti e fumogeni. Gli ultras della Dinamo Zagabria – che ieri a San Siro ha sfidato l’Atalanta – hanno mandato in tilt il traffico della città ma sono stati contenuti dalle forze dell’ordine, racconta Repubblica.
L’odio contro Israele. Sul Giornale Fiamma Nirenstein risponde all’editoriale di Ernesto Galli Della Loggia pubblicato sul Corriere e dedicato al problema dell’antisemitismo. Per la Nirenstein il ragionamento di Della Loggia è giusto ma manca la denuncia contro chi cerca di delegittimare lo Stato di Israele. “Israele è l’hic Rhodus dell’antisemitismo contemporaneo”.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked