Milano, la lezione di Primo Levi
Sono trecento i docenti che in queste ore hanno scelto di partecipare al seminario di aggiornamento organizzato all’Università Cattolica di Milano, da Associazione Figli della Shoah, Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, Centro Internazionale di Studi Primo Levi e Memoriale della Shoah di Milano. Una giornata dedicata interamente alla figura di Primo Levi con approfondimenti sul suo ruolo di Testimone, di scrittore, di educatore. A salutare i presenti, anche la senatrice a vita Liliana Segre, presidente dell’Associazione Figli della Shoah, che in più occasioni ha ricordato come Primo Levi abbia saputo esprimere a parole la sua sofferenza di sopravvissuta ad Auschwitz. “Carissimo amico, io sono una di quelle senza capelli e senza nome, senza più forza per ricordare. – ha scritto la Testimone in una lettera-introduzione a I Sommersi e i salvati – Io sono una di quelle che attraverso i tuoi libri ha scoperto anche se stessa. Tu hai trovato le parole che cercavo: indicibile, vergogna, stupore”.
Tra i relatori del seminario, per il Centro Primo Levi, il direttore Fabio Levi, i ricercatori Domenico Scarpa e Roberta Mori; per la Cattolica, Milena Santerini, per l’Università di Berna Martina Mengoni.