Rete neonazista in Italia,
arrestati 19 estremisti

rassegnaTra proclami antisemiti e xenofobi, volevano costituire un partito nazista le diciannove persone al centro dell’indagine degli investigatori dell’antiterrorismo e della Digos di diverse città italiane. “Gli indagati avevano un elevato grado di fanatismo violento – spiega a Repubblica Eugenio Spina, il direttore dell’antiterrorismo – un fanatismo intriso di xenofobia e nostalgie filonaziste”. L’inchiesta, riporta il Corriere, “è partita dalla Sicilia perché il primo a essere intercettato è un uomo di Enna, che vantava contatti con ‘camerati’ in Italia e all’estero; in particolare, oltrefrontiera, con il partito lusitano Nova Ordern Social e il gruppo Aryan White Machine-C18, legato ai filonazisti inglesi di Blood e honour”. Ideologhe due donne, che diffondevano il verbo dell’estrema destra via social (una delle quali intervistata da diversi quotidiani, tra cui Repubblica), teatro dei deliri antisemiti, con vergognosi attacchi, tra gli altri, al parlamentare Pd Emanuele Fiano. In una chat, riporta La Stampa, si fa riferimento a un canale aperto di fornitori per acquistare kalashnikov. “Uno suggerisce un ‘debutto’ in grande stile con un attentato alla sede Anpi di Milano o di Genova, con una bottiglia incendiaria ‘da far lanciare a un marocchino’, così da depistare le indagini”. Per Paolo Berizzi (Repubblica) questa vicenda è la dimostrazione che c’è stata troppa tolleranza nei confronti dell’estrema destra in Italia.

Torino, accordo hi-tech con Israele. Rafforzare e promuovere lo sviluppo di progetti innovativi tra start-up israeliane high-tech e aziende Corporate italiane e internazionali appartenenti al network di Torino City Lab. È l’obiettivo dell’accordo siglato ieri mattina dal sindaco di Torino Chiara Appendino con la Israel Innovation Authority (Corriere e Repubblica Torino). Un accordo contestato però dalla stessa maggioranza Cinque Stelle in chiave anti-Israele. “I Cinque stelle, semplicemente, non riescono a liberarsi del pesante fardello che condiziona una parte importante del movimento. – scrive sul Foglio Davide Allegranti – Ma se questo è vero in termini generali, il caso dei Cinque stelle di Torino, espressione anche del peggior movimentismo da centro sociale, è pure più grave. Col risultato assurdo sotto il profilo politico di votare, in odio a Israele, contro il proprio stesso sindaco”.

Pietre d’inciampo e superficialità. Per Ernesto Galli Della Loggia (Corriere) la decisione dell’amministrazione di Schio di rifiutare la posa delle Pietre d’inciampo nel comune veneto è dettata da superficialità, dalla convinzione che “bisogna sempre essere di un’idea diversa da quella degli avversari, che tutto sia, debba per forza essere materia per contrapporsi in una destra e in una sinistra”.

Keret confuso da Netanyahu. “Chiunque abbia cercato di seguire la sua reazione alle accuse non ha potuto esimersi dal sentirsi confuso. In alcune parti del suo discorso Netanyahu sembrava Alfred Dreyfus: una vittima ideologica, debole e discriminata, perseguitata per le sue convinzioni dalla potente polizia e dalla Procura. In altre ricordava più Luigi XIV: un sovrano onnipotente per il quale ogni tentativo di separare il proprio destino da quello dello Stato non è altro che una malvagia cospirazione dei nemici del popolo ebraico che vogliono distruggere Israele”. Così lo scrittore israeliano Etgar Keret in un editoriale – pubblicato oggi dal Corriere – profondamente critico del Primo ministro Benjamin Netanyahu.

Roma, vertice antiterrorismo. La Comunità ebraica di Roma, nelle figure della presidente Ruth Dureghello, del rabbino capo rav Riccardo Di Segni e dei membri di Giunta, ha accolto ieri in visita il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Federico Cafiero De Raho e i suoi magistrati della procura nazionale. Oltre un’ora di dialogo, all’interno del Museo ebraico, “nel corso del quale la presidente Dureghello ha ringraziato la procura ‘per la massima attenzione sui temi del terrorismo, del suprematismo e dell’odio razziale'” (Repubblica Roma).

Anne a Teatro. Dal 23 gennaio al 16 febbraio 2020, la Compagnia del Teatro Belli, in collaborazione con la Compagnia Mauri Sturno, metterà in scena Il Diario di Anna Frank, nella storica sede del Teatro Belli, diretto da Antonio Salines. L’iniziativa è raccontata oggi dallo stesso Salines al Tempo Roma, che ricorda come “la Comunità Ebraica si è resa disponibile a collaborare per la realizzazione di questo spettacolo, con la partecipazione di UCEI – Unione della Comunità Ebraiche Italiane, Fondazione Museo della Shoah, Centro Ebraico Italiano “G. E. V. Pitigliani”, e l’Associazione Progetto Memoria”.

Segnalibro. A 50 anni dalla scomparsa il Venerdì di Repubblica dedica un approfondimento al filosofo Theodor W. Adorno, ai suoi testi e a come furono a lungo poco compresi in Italia. Avvenire presenta Le diciotto frustate, nuovo romanzo dello scrittore israeliano Assaf Gavron pubblicato da Giuntina. Nel libro, Gavron “mescola il poliziesco più classico con una narrazione che attinge alla storia recente del suo Paese”. Del nuovo libro di Adriano Sofri, Il martire fascista (Sellerio), scrive invece Michele Serra su Repubblica: una ricostruzione del “giallo storico della morte di Francesco Sottosanti mandato dal Duce a ‘civilizzare’ la Slovenia”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked