L’ignobile performance
La performance del consigliere di estrema destra che si offende perché Liliana Segre ha sostenuto che Cristo era ebreo tende a farci quasi sorridere data la visibile ignoranza del consigliere in questione, e a farci credere che attaccarlo, come suggeriva una vignetta su Facebook, equivarrebbe a sparare sulla Croce Rossa. Ma attenzione. Questo signore, che è approdato alla Lega da Forza Nuova, può avere, nella sua militanza neonazista, orecchiato qualcosa che ha avuto una rilevanza e responsabilità storiche assai più grandi di quel suo farfugliamento sul sentirsi offeso: alludo naturalmente alla teoria del Gesù ariano, sostenuta e propagandata dal nazismo, più volte formulata da Hitler stesso, esito propagandistico di studi mirati, appunto, a “degiudaizzare” Gesù Cristo. In parte anche una ripresa delle vecchie teorie marcionite, volgarizzate e rese strumento di propaganda antisemita. Per Hitler, l’ariano Gesù discendeva non dagli ebrei, ma da soldati galli presenti nelle legioni romane in Palestina. La degiudaizzazione di Cristo e del Cristianesimo, usata soprattutto in funzione propagandistica e mai del tutto fatta propria dal nazismo, che avrebbe preferito con gli ebrei eliminare anche il cristianesimo, non ha avuto una funzione del tutto secondaria nella propaganda antisemita del nazismo. Che adesso salti fuori, in un momento in cui l’antisemitismo si proclama tale ad alta voce, sentendosi libero di professare le sue infamie senza incorrere nei rigori della legge, non è cosa di poco conto. Per ora ha parlato un semi-analfabeta. Ma domani?
Anna Foa, storica
(2 dicembre 2019)