Ruolo della donna, religioni a confronto
Qual è il ruolo della donna nell’ebraismo, cristianesimo e islam? Vi è parità di ruoli tra i due sessi? Come mai i sacerdoti sono solo uomini? Sono alcune delle domande che i trenta studenti milanesi che partecipano al progetto Not in my name hanno rivolto ai rappresentanti delle tre religioni monoteiste durante un incontro tenutosi alla sinagoga centrale della città. Un’occasione di confronto che ha segnato il terzo giorno di lavori del seminario dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne promosso da Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Comunità Religiosa Islamica Italiana e Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. A rispondere alle domande dei ragazzi – a cui sia la presidente UCEI Noemi Di Segni sia il vicepresidente Giorgio Mortara hanno sottolineato l’importanza della loro partecipazione al progetto come modelli positivi per gli altri giovani – sono stati il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib, l’imam Yahya Pallavicini, presidente della Coreis italiana, Daniela Lerma, coordinatrice della pastorale di adolescenti del Regnum Christi in Italia e Francesca Barbano, metodista, rappresentante dell’Osservatorio Interreligioso contro la Violenza sulle Donne. Rav Arbib, come aveva spiegato in un approfondimento su queste pagine, ha parlato dell’importanza fondamentale della donna nel mondo ebraico, il suo valore parimenti importante rispetto all’uomo ma non per questo uguale. Un concetto declinato, secondo le rispettive religioni, anche dall’imam Pallavicini e da Lerma. Il confronto a più voci è stata anche l’occasione per sottolineare l’importanza del dialogo tra le diverse realtà in particolare volta a sviluppare nella società una maggiore solidarietà tra mondi diversi.