Piero, tra Memoria e storia
Non so proprio cosa dire: non mi sento di parlare d’altro che della scomparsa di Piero Terracina ma vedo che tutto è stato detto in queste ore. Vorrei allora ricordare un episodio di molti anni fa, un Giorno della Memoria in una scuola sarda in cui con lui c’ero anche io. Gli avevano chiesto, oltre che ai ragazzi più grandi, di parlare anche ai bambini di otto-dieci anni. Era preoccupato di sconvolgerli troppo con le sue memorie del campo ed anche di emozionarsi troppo lui a parlare con dei piccolini. Abbiamo allora provato ad alternarci: quando la memoria diventava troppo carica di dolore subentravo io a raccontare la storia, in modo tale che i bambini potessero capirla ma anche senza troppa insistenza sulla morte. Ho visto là la memoria e la storia che si dipartivano e poi si ricongiungevano, e ho imparato molto. E ho visto come Piero era tenero e delicato con quei bambini.
Anna Foa, storica