Sardine

davide assaelÈ una vecchia tattica politica quella dell’intorbidire le acque in modo da rendere tutto opaco, incomprensibile, confuso. Sembra proprio che sia questa la nuova strategia delle destre nei confronti di questo movimento delle sardine, verso cui si dimostra inutile anche la Bestia del duo Salvini/Morisi, che comunque riesce sempre a distinguersi per cinismo e aggressività squadrista nella nuova forma digitale. In mezzo a queste difficoltà come fare allora? Usare la vecchia tecnica del cavallo di Troia, in modo da rendere confuso il confine fra interno e esterno, fra amici e nemici. Sembra sia questo il significato dell’adesione di Casa Pound alla manifestazione del weekend di Piazza S. Giovanni. Non ci vuole infatti un genio per capire che i due movimenti non c’entrano nulla l’un con l’altro e che le ragioni della protesta delle sardine sono proprio l’esistenza di Casa Pound e movimenti affini. E, date le conclamate alleanze del recente passato, non si può certo fare a meno di pensare che dietro ci sia ancora la Lega salviniana, che, però, dimostra molta debolezza perché il cavallo di Troia è proprio l’ultima arma per vincere la guerra. Ma queste intuizioni sono come l’arte contemporanea: vale chi arriva prima, poi il trucco è svelato una volta per tutte. E a quanto mi risulta l’Odissea è stata scritta un po’ di tempo fa.

Davide Assael