La presentazione a Palermo
“Talmud, porta per la conoscenza”

Il Progetto Talmud continua a girare l’Italia e dopo una recente presentazione a Matera è sbarcato a Palermo, con uno sguardo al nostro passato e uno al futuro.
“Tecnologia in favore del dialogo multiculturale” è stato il tema del convegno organizzato dall’Università degli Studi di Napoli, unitamente all’Istituto Siciliano Studi Ebraici e alla Comunità ebraica di Napoli, da cui la sezione di Palermo dipende, sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri MIUR, del CNR e dell’UCEI. L’iniziativa si è svolta nella splendida cornice di Palazzo Steri, sede del Rettorato di Palermo e nei secoli passati del Tribunale dell’Inquisizione. Ad essere presentato il trattato Qiddushin, edito come i precedenti volumi già pubblicati dalla casa editrice Giuntina.
La giornata si è aperta con l’introduzione di Luciana Pepi, docente di Filosofia Ebraica Medievale all’Università di Palermo e i saluti di Evelyne Aouate, delegata della sezione di Palermo della Comunità ebraica di Napoli e presidente dell’ISSE, che ha chiesto al folto pubblico un minuto di silenzio in ricordo di Piero Terracina, testimone instancabile della Shoah e cittadino onorario di Palermo, e di Adham Darawsha, neo assessore alla Cultura del Comune, che ha portato il saluto del sindaco Orlando, impegnato a Milano nella manifestazione dei sindaci per Liliana Segre. Sono seguiti gli interventi, significativi e apprezzati, del rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, che ha posto l’accento sull’importanza dell’opera per la comunità scientifica e ha segnalato l’impegno dell’Università palermitana nel ricordo dei docenti ebrei esclusi nel ’38 dall’insegnamento e anche sull’espulsione degli studenti ebrei stranieri dall’Università, e dell’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, che ha ribadito la sua sensibile vicinanza al mondo ebraico e al gruppo di ebrei palermitani.
Nel vivo del tema Progetto Talmud sono poi entrate le relazioni di Gadi Piperno, rabbino Capo di Firenze e di Alessandro Finazzi Agrò, membro del CdA del Progetto Talmud, mentre le conclusioni sono state affidate a Clelia Piperno, direttrice del Progetto, che ha spiegato l’origine e la filosofia di fondo dialogato dell’opera, dialogando con il pubblico.
Giulio Disegni, vicepresidente UCEI, ha ricordato, nel saluto finale, l’importanza dell’opera e del progetto come strumenti fondamentali di conoscenza e cultura, per combattere il pregiudizio e gli stereotipi dilaganti e ha chiesto all’ateneo palermitano di adottare la definizione di antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Allance (IHRA) accolta da 28 paesi europei e ispirare a questa la partecipazione di docenti alla vita dell’ateneo, a corsi, seminari.
Il mattino precedente, il sindaco di Palermo con l’assessore alla Cultura avevano ricevuto il vicepresidente Disegni e il rabbino di Napoli Ariel Finzi, che hanno poi incontrato gli ebrei palermitani e il gruppo di simpatizzanti che da anni costituiscono un nucleo fortemente interessato alla vita e al mondo ebraico: sono state delineate le linee direttici del Progetto Meridione e le iniziative che l’UCEI e la Comunità di Napoli intendono portare avanti.
L’ebraismo italiano, è stato rappresentato, ha deciso di raccogliere una sfida importante e continua a credere nel valore di tale impegno nel Sud del nostro Paese, con tutte le capacità professionali richieste.

(Nell’immagine il vicepresidente UCEI Giulio Disegni con l’arcivescovo Corrado Lorefice, il rav Gadi Piperno e l’imam Ahmad Macaluso)

(12 dicembre 2019)