Dai giovani ai rabbini a Israele,
voci e opinioni a confronto
I progetti educativi per i giovani. Il ruolo dei rabbini e i contenuti formativi per la loro attività. Comunicare Israele e la cultura ebraica.
Questi i temi al centro di altrettanti focus group che hanno caratterizzato la seconda parte dei lavori degli Stati Generali dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Relazionarsi con i giovani dando loro dignità di soggetto e non di oggetto. Questo l’approccio indicato da Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma, che ha coordinato uno spazio di confronto assieme a David Menasci, assessore UCEI alle Piccole Comunità. Tra i temi affrontati la progettazione di contenuti utili per le nuove generazioni, l’individuazione delle loro esigenze in termini di contenuti, accoglienza, risposta identitaria, la necessità che ci si occupi in modo sempre più professionale di tali questioni. “Coinvolgere giovani che già si riuniscono sotto alcune sigle significa coinvolgere chi è già coinvolto. Il nostro cliente più interessante – ha detto Menasci, intervenendo successivamente in plenaria – è quello che nel nostro negozio non ci entra proprio”.
La centralità della competenza tra i temi discussi nello spazio dedicato ai rabbini, coordinato dal rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni e da Elio Carmi, Consigliere UCEI per la Comunità di Casale Monferrato. Uno spazio in cui si è parlato della necessità di investire in formazione, delle iniziative e delle scelte che rendono i rabbini più influenti, della validità del modello del rabbino di riferimento in vigore in alcune Comunità. Altro tema ricorrente, come è stato poi sottolineato in plenaria, “la solitudine del rabbino”.
Tre gli animatori del panel su Israele ed immagine dell’ebraismo: David Meghnagi, assessore alla Cultura UCEI; Clelia Piperno, direttore del progetto Traduzione Talmud Babilonese in italia; Ofra Farhi, vicecapo missione dell’ambasciata di Israele. Nel suo intervento Meghnagi ha esposto alcune pratiche di contrasto al movimento BDS nelle aule universitarie. Un impegno serrato, che si lega al lavoro svolto dalla rappresentanza diplomatica israeliana in Italia. Al riguardo la viceambasciatrice Farhi si è soffermata sulle iniziative adottate in contrasto al BDS, ma anche per favorire la diffusione di notizie e contenuti che promuovono un’immagine positiva di Israele. Alla base un network di amici e sostenitori che, ha detto Piperno, è fondamentale anche per alimentare la sfida del Talmud.
(16 dicembre 2019)