Ascoltare i fratelli
“Cosa stai cercando? I miei fratelli sto cercando” (Bereshit 37; 15-16).
Si narra nel brano di Torà di questa settimana che Giuseppe figlio di Rachele, donna amata da Giacobbe più di Lea, era particolarmente odiato dagli altri fratelli, a causa delle maggiori attenzioni che Giacobbe rivolgeva a lui.
Giuseppe non sente quel sentimento verso i suoi fratelli. Anzi, nonostante tutto, si reca a cercarli.
I nostri Maestri si soffermano sulla risposta di Giuseppe – “I miei fratelli sto cercando” – sostenendo che ogni ebreo, nonostante tutto ha il dovere di preoccuparsi di instaurare un rapporto di fratellanza con altri ebrei. Prima di tutto, in assoluto, dobbiamo ascoltare e comprendere il bisogno dei nostri fratelli, con i quali parliamo la stessa lingua e condividiamo le stesse necessità; questo è il nostro dovere, ma anche il nostro destino.
Soltanto dopo possiamo ascoltare e dedicarci agli altri.
Rav Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna
(20 dicembre 2019)