Hanukkah in piazza
L’Italia ebraica celebra la festa di Hanukkah e da Milano (piazza San Carlo) a Roma (piazza Barberini) sono previste oggi accensioni dei lumi in piazza. A proposito di Chanukkah, La Stampa presenta il Museo dei Lumi di Casale Monferrato. “Nel 1994, un gruppo di esperti e appassionati d’arte tra cui Elio Carmi, Antonio Recalcati, Aldo Mondino e Paolo Levi si impegnarono a promuovere l’arte ebraica a partire da alcune lampade di Chanukkah opera dello stesso Carmi e di Emanuele Luzzati. Era nata così l’idea di una collezione di Chanukkiot, realizzate da artisti ebrei e non.- racconta il quotidiano – I pezzi ora sono 243 e oggi se ne aggiungeranno altri 14”, con un’inaugurazione nel pomeriggio. La festa è anche al centro del cortometraggio d’animazione “Hanukkah – La festa delle luci”, diretto da Maurizio Forestieri con le voci di Luisa Ranieri e Francesco Pannofino e ambientata nella Roma del dopoguerra (in onda su Rai Gulp alle 15.25). “Da ragazzino – racconta Forestieri ad Avvenire – avevo un compagno di scuola con il quale la domenica andavo al ghetto a mangiare sufganiot. Da questo ricordo è nata l’idea di raccontare la celebre festività ebraica, una delle più affascinanti, rievocandone l’origine, ovvero la liberazione del Tempio di Gerusalemme da parte dei Maccabei e la sconfitta di Antioco”.
Donne e religione a confronto. “Una giovane italiana ha intrapreso il percorso che la porterà a essere la prima rabbina nel nostro Paese”, così il Corriere Lettura presenta la regista e attrice milanese Miriam Camerini, protagonista di un confronto al femminile con altre tre donne (una pastora valdese, romana; una murshida islamica, trentina; una consacrata cattolica milanese) proposta dal giornale sui rapporti tra fede e società. “Avevo notizia da un amico maschio, uno dei miei più cari amici del periodo in Israele, anche lui sulla strada del rabbinato, di una delle prime scuole dove si formano insieme rabbini uomini e donne. Sono andata a vedere, mi sono preparata. E ho iniziato. Proprio un anno fa” in Israele, spiega Camerini, raccontando a La Lettura l’inizio del suo nuovo percorso.
Il critico Giacomo Debenedetti. Il Corriere Lettura dedica un ampio approfondimento al critico letterario Giacomo Debedenetti di cui il saggiatore ripropone Il romanzo del Novecento. A scrivere del grande intellettuale e letterato, il figlio Antonio e lo scrittore Alessandro Piperno. Il primo in particola spiega di voler raccontare “un aspetto ignorato e importantissimo della vita di Giacomo Debenedetti”, quello “che lo ha visto padre eroico e silenzioso di mia sorella Elisa e mio negli anni della guerra e delle persecuzioni razziali”.
Firenze, pietre di Memoria. Il 9 gennaio, tra piazzale Donatello, via del Gelsomino, via Ghibellina e via del Proconsolo, verranno poste a Firenze dall’artista Gunter Demning le prime pietre d’inciampo in memoria di chi non tornò dai Lager nazisti. “Sono stati i loro familiari, oggi membri della Comunità ebraica fiorentina, e l’allora presidente Daniela Misul (scomparsa nell’agosto scorso) a chiedere che ognuna di quelle vite strappate avesse la propria pietra d’inciampo”, racconta il Corriere fiorentino, spiegando che l’obiettivo è di apporne 300 in città.
Segnalibro. La Lettura presenta anche Il ciarlatano di Isaac Bashevis Singer, pubblicato per la prima volta in Italia da Adelphi. Al tema della Memoria dedica invece spazio il Domenicale del Sole 24 Ore, recensendo il libro di Walter Barberis Storia senza perdono (Einaudi).
Iraniani contro il regime. Continua la stretta degli Ayatollah sui manifestanti iraniani, scesi in piazza per contestare il carobenzina e poi il potere del regime. “Gli iraniani sono stanchi degli ayatollah Le rivolte stanno indebolendo il regime”, afferma a La Stampa il premio Nobel per la pace Shirin Ebadi. “Le manifestazioni sono iniziate contro una legge che aumentava in modo insensato il costo della benzina, ma se ascoltiamo gli slogan gridati durante la rivolta popolare ci rendiamo conto di come la gran parte della popolazione sia scontenta di questo regime e chieda un cambiamento radicale”.
Antifascismo oggi. Furio Colombo riflette sul Fatto Quotidiano sul significato oggi di antifascismo e cita la scelta del movimento delle sardine di farlo proprio. A proposito del movimento, Colombo scrive “dobbiamo gratitudine, oltre che sorpresa, ai giovani che hanno avuto l’idea di riempire le piazze con buona educazione e silenzio, e si chiamano Sardine. Ci pensate?Appaiono come un miracolo perché quelle folle calme e fitte in grandissime piazze intendono riportare normalità e civiltà”l
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked