Veneto, una legge per la Memoria

“Conoscere, comprendere, ricordare, opporsi all’antisemitismo, ai pregiudizi razziali, ai sentimenti e costumi di odio che affliggono i nostri tempi e dilagano anche e più che mai oggi attraverso i mezzi di comunicazione di massa è un dovere, è necessario, è un impegno. Ed è la ragione di questa proposta di legge regionale che chiama la Regione con i suoi organi, Consiglio e Giunta, a fare la propria parte per l’assunzione di poche e semplici iniziative di conoscenza e formazione culturale che generino o accrescano consapevolezza e contribuiscano alla coscienza civile della società veneta, con attenzione particolare alle nuove generazioni”.
Sono alcune delle finalità della proposta di legge per rafforzare conoscenza del passato e Memoria viva presentata nelle scorse settimane presso la Commissione Cultura del Consiglio regionale del Veneto. L’approvazione della legge, che si richiama alla definizione di antisemitismo dell’IHRA ed è promossa su iniziativa del presidente della Commissione Alberto Villanova che ne è il primo firmatario, è stata messa in agenda per il 23 gennaio mattina.
All’evento istituzionale, che sarà dedicato al tema “Educare alla Memoria”, è stato invitato a intervenire l’assessore al Bilancio UCEI Davide Romanin Jacur, che ha avuto un ruolo nella stesura del documento, con il compito di approfondire la complessa realtà dei lager nazifascisti vista anche attraverso l’esperienza dei numerosi Viaggi della Memoria cui ha partecipato negli scorsi anni.

(22 dicembre 2019)