“Antisemitismo, Italia adotti definizione dell’Ihra”
Nel mondo “c’è senza dubbio un aumento di attacchi specifici antisemiti che non si può più sottovalutare”. Così la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, in una intervista con l’Adnkronos sui fatti di Monsey e sull’escalation dell’odio.
“Colgo l’occasione – ha detto la presidente UCEI – per ribadire ancora una volta l’esigenza del recepimento, anche a livello normativo, della definizione di antisemitismo dell’Ihra”. Un invito rivolto a “Governo, Parlamento, Università e sedi di culto e cultura: è necessario che ci sia un riconoscimento di questa definizione, perché consentirebbe di operare”.
Altro argomento chiave è l’educazione e qui, secondo Di Segni, “serve responsabilizzare tutti: famiglie, scuola e ovviamente i media”. Inoltre, la richiesta è che “istituzioni, magistratura, forze dell’ordine siano responsabili nel saper qualificare un determinato fenomeno come atto antisemita: cosa che purtroppo non avviene così spesso come noi richiediamo”.
Secondo la presidente Ucei è necessario riflettere, approfondire, discutere sulle radici dell’antisemitismo: “Bisognerebbe ragionare sul perché oggi riaffiora quel che pensavamo aver dimenticato da anni”.
(30 dicembre 2019)