“Violenza antisemita
non cada nell’indifferenza”
Come si reagisce alla violenza antisemita dilagante negli Stati Uniti? Il mondo ebraico e le istituzioni si interrogano, mentre si moltiplicano gli inviti all’azione, alla consapevolezza e all’unità.
Rivolge un appello all’intera opinione pubblica David Harris, direttore dell’American Jewish Committee: “Non possiamo, non dobbiamo permetterci di diventare insensibili al significato di questi attacchi ripetuti. Non possiamo permettere che diventino la nuova normalità”. Ricorda sempre Harris, in una nota diffusa nelle scorse ore: “Stiamo assistendo a una vera e propria epidemia di episodi antisemiti nella regione di New York. Solo nell’ultima settimana, ce n’è stato almeno uno ogni giorno. Ciò di cui abbiamo bisogno è una politica ferma e di tolleranza zero da parte di funzionari locali e statali. Ogni episodio va preso con la massima serietà, qualunque sia la sua fonte”. L’antisemitismo, prosegue Harris, non deve mai essere visto come un fenomeno di esclusivo interesse ebraico. È infatti “un virus che può anche iniziare col prendere di mira gli ebrei, ma che alla fine distrugge tutto il tessuto pluralistico delle nostre società democratiche”.
Ad intervenire anche il World Jewish Congress. “I nostri pensieri – si legge in una nota – sono con la comunità ebraica di New York, che è stata violentemente attaccata. È uno dei tanti assalti agli ebrei a New York questa settimana”. L’invito in questo caso è stato a far luce contro il buio dell’odio e della violenza. Per questo il Congresso ebraico mondiale ha lanciato, poche ore dopo i fatti di Monsey, la campagna #SpreadLight con l’invito a scattare una foto dell’ultima accensione di Chanukkiah e a condividerla sui social network.
“La recente ondata di attacchi agli ebrei negli Stati Uniti in generale, e in particolare a New York, mostra che l’antisemitismo è una pandemia globale” ha dichiarato invece Moshe Kantor, presidente dello European Jewish Congress. “Abbiamo imparato a fondo in Europa – la sua riflessione – che l’estremismo, sia di sinistra che di destra, trova nell’antisemitismo un punto di convergenza. A tutti i leader del mondo chiediamo di prendere più seriamente la lotta e di agire contro chi diffonde l’odio. Alla fine diventa un problema per la società nel suo insieme”.
(30 dicembre 2019)