“Piero, il suo esempio resta vivo”
In quella stessa sala aveva festeggiato, circondato da tanti amici, sia gli 80 che i 90 anni. Occasioni gioiose per lui e per tutti coloro che ha avuto al fianco.
A un mese dalla scomparsa un’intera Comunità si è stretta al nipote Ettore nel ricordo di Piero Terracina, gigante della Memoria e simbolo di un ebraismo romano e italiano che, pur duramente colpito dalla Shoah, non ha rinunciato a vivere e a lavorare nel segno di consapevolezza, futuro e speranza.
Il vuoto che lascia è grande. Ma l’eredità di Piero, il suo impegno con i giovani portato avanti con immenso coraggio e dedizione, restano da esempio per tutti. Come hanno riconosciuto, sul palco del Pitigliani, la presidente UCEI Noemi Di Segni, la presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello e il rabbino capo rav Riccardo Di Segni. E con loro le diverse voci intervenute dal pubblico, soffermatesi sulla profonda umanità di Terracina, sul suo senso di giustizia e sul legame fraterno instaurato con Sami Modiano.
“A Piero – ha raccontato Ettore – abbiamo cercato di dare il massimo affetto. Anche lui ce ne ha dato tanto”. Un sentimento largamente diffuso. La conferma è arrivata, ancora una volta, dalla sala gremita del Pitigliani.
(8 gennaio 2020)