Memoria viva, a Venezia 70 eventi
“Fondamentale risvegliare le coscienze”
Settanta appuntamenti per non dimenticare. È particolarmente ricco il calendario di appuntamenti organizzati a Venezia per il Giorno della Memoria, illustrato nella sala consiliare di Ca’ Farsetti alla presenza, tra gli altri, della presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, dell’assessore Paolo Navarro Dina, in rappresentanza della Comunità ebraica di Venezia, e di Marco Borghi, direttore Iveser. In sala una folta rappresentanza di enti, associazioni e istituzioni che hanno collaborato alla definizione del programma.
Il programma di iniziative, apertosi ufficialmente lo scorso 7 gennaio con la mostra curata dal Consiglio d’Europa Venezia e intitolata “Gli ebrei stranieri di Asolo”, proseguirà fino a domenica 9 febbraio attraverso una nutrita sequenza di conferenze, mostre, film e presentazioni di libri. La cerimonia cittadina del Giorno della Memoria, è stato annunciato, si svolgerà domenica 26 al Teatro Goldoni con gli interventi del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e del presidente della Comunità ebraica, Paolo Gnignati. Seguirà “Il Canto delle Sapienze”, recital con un programma di musiche ebraiche composte ed eseguite dal maestro Riccardo Joshua Moretti e da un quartetto d’archi.
“Con grande orgoglio, negli anni, quello che possiamo chiamare un vero e proprio percorso della Memoria è cresciuto tantissimo grazie soprattutto alla costante e fattiva collaborazione della Comunità ebraica, degli enti, delle istituzioni del territorio e delle molte realtà veneziane che da anni sono impegnate in questo senso” ha sottolineato Damiano nel corso della conferenza stampa. “È un calendario denso di approfondimenti e di riflessioni che mira non solo a mantenere viva la memoria di quanto accaduto, affinché certi orrori non abbiano modo di ripetersi, ma anche a risvegliare le coscienze e dare chiavi di lettura utili per contrastare o agire tempestivamente rispetto agli episodi di violenza, odio e intolleranza dei nostri tempi”.
Sull’importanza e sull’attualità dei contenuti presenti nel calendario di iniziative si è soffermato anche Navarro Dina: “Credo che questo programma sia la risposta più giusta a quanto accaduto la notte di Capodanno, quando un ex parlamentare è stato malmenato da un gruppo di fascisti. Crediamo – ha detto – che questa sequenza di eventi sia il modo migliore per rispondere all’intolleranza, alla rabbia e al razzismo che purtroppo covano nella nostra società e di cui siamo tutti spesso testimoni”.
Dodici le pietre d’inciampo che saranno posizionate il 31 gennaio. Una sarà dedicata a Leo Mariani, la vittima più giovane della Shoah veneziana, un’altra sarà posta in ricordo di Giuseppe Jona, medico e presidente della Comunità ebraica morto suicida nel 1943 per non dover consegnare ai nazisti l’elenco dei cittadini ebrei rimasti in città.
(19 gennaio 2020)