Run for Mem, per le strade di Livorno
per il rispetto e contro l’odio

Diverse centinaia i partecipanti alla quarta edizione della Run for Mem, la corsa per la Memoria consapevole organizzata a Livorno dall’UCEI e dalla Comunità ebraica locale.
Una iniziativa che, come in passato a Roma, Bologna e Torino, è riuscita nell’intento di promuovere rispetto per ogni diversità, la necessità di contrastare razzismo e antisemitismo, la promozione dell’amicizia tra popoli e culture
Dopo la partenza da piazza Benamozegh dove si trova la sinagoga cittadina, la Run for Mem è passata per altri luoghi simbolo come Piazza della Vittoria (di fronte al monumento ai caduti della prima guerra mondiale), via Micali (dove ha sede il museo ebraico e dove, dopo le leggi razziste, fu istituita una “scuolina” nella quale confluirono gli alunni ebrei) e viale della Libertà (di fronte alla stele che ricorda i partigiani e i perseguitati antifascisti). Conclusione in Piazza del Municipio, la casa di tutti i livornesi.
Tanti i giovani e gli studenti presenti. Per la prima volta al via della Run for Mem anche diversi ciclisti in ricordo di Gino Bartali e delle sue pedalate per aiutare gli ebrei perseguitati dal nazifascismo.
A dare il benvenuto ai partecipanti la Presidente UCEI Noemi Di Segni, il presidente della Comunità ebraica livornese Vittorio Mosseri, il Consigliere dell’ambasciata israeliana Ariel Berkovich, l’assessore comunale alla Cultura Simone Lenzi. All’arrivo in Piazza del Municipio anche il sindaco Luca Salvetti, che rivolgendosi ai partecipanti ha voluto sottolineare: “A Livorno non sono mai avvenute cose banali. Questa manifestazione, in particolare, ricorda dei momenti drammatici. Ma questi momenti possono anche essere l’occasione per lanciare messaggi di vita e speranza. Anche grazie alla partecipazione dei più giovani”.
Testimonial d’eccezione anche quest’anno è stato Shaul Ladany, podista olimpionico israeliano oggi 83enne, sopravvissuto al campo nazista di Bergen Belsen e all’eccidio di atleti israeliani avvenuto alle Olimpiadi di Monaco del 1972.
Una vicenda che ben ricordano altri due testimonial come Rolando Rigoli e Mario Aldo Montano, ambedue schermidori e ambedue oro olimpico proprio alle Olimpiadi di Monaco del ’72, alle quali parteciparono gareggiando nella squadra italiana. Alla partenza anche l’ostacolista italiano Fabrizio Mori, campione mondiale nei 400 metri a ostacoli a Siviglia nel 1999.

(26 gennaio 2020)