International edition – Ebraismo italiano in campo per i profughi
L’ebraismo italiano scende in campo con una nuova iniziativa a favore di chi si trova in difficoltà. Come raccontato sull’ultima uscita di Pagine Ebraiche International Edition l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità ebraica di Milano hanno scelto di dimostrare il proprio sostegno al progetto dei corridoi umanitari promosso da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese a partire dal 2016 offrendo il proprio contributo per dare asilo a una famiglia siriana in fuga dalla guerra: due genitori, quattro bambini e un altro parente adulto per un totale di sette persone che potranno cominciare una nuova vita nel capoluogo lombardo. “Sono molti i passaggi della Torah in cui si fa riferimento all’obbligo di aiutare il prossimo, il forestiero – ha ricordato il vicepresidente UCEI Giorgio Mortara – Su queste basi è nato l’impegno dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane a sostegno delle comunità che attuano progetti a favore di migranti e rifugiati” (traduzione in inglese curata da Mattia Stefani e Claudia Azzalini, studenti della Scuola traduttori e interpreti di Trieste che stanno svolgendo il proprio tirocinio nella redazione giornalistica dell’UCEI).
L’UCEI insieme alla Federcalcio hanno poi lanciato il progetto di una task force culturale contro il razzismo negli stadi, un’iniziativa che si propone di veicolare un messaggio di tolleranza e positività a 360 gradi in modo che le reazioni alla violenza verbale che troppo spesso emerge nel mondo dello sport non si limitino al momento in cui si verificano episodi problematici.
Ancora per il pubblico internazionale, la notizia che in occasione del Giorno della Memoria, 27 gennaio, la Nato ha deciso di sventolare le bandiere degli Stati membri a mezz’asta in segno di lutto, per iniziativa dell’ambasciatore italiano Francesco Maria Talò.
Per Bechol Lashon, un lancio dell’agenzia tedesca KNA che riprende le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella proprio in occasione del Giorno della Memoria.
Un dato allarmante è emerso invece dall’annuale Rapporto Italia dell’istituto di ricerca Eurispes: oltre il 15% degli italiani non ritiene che la Shoah sia davvero accaduta, nel 2004 erano poco più del 2%, come rivelato nell’articolo proposto nella sezione Italics.
Infine in pilpul il docente dell’Università di Bar Ilan Yaakov Mascetti riflette sull’Esodo, sulla figura del faraone e dell’aiuto divino.
“L’esodo è un momento fondamentale nella storia degli israeliti, ma lo è in un modo assolutamente iconoclasta. La gloria di un monarca assoluto come il Faraone si raffina in una gloria che non può essere contemplata, conosciuta o rappresentata. Vieni, Mosè, vieni da me qui e guardami mentre cancello questa figura regale – vieni e impara cosa dovrai insegnare ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli, vieni a trovarmi per affinare la volgarità della presenza nella nobiltà sovrana di un Divino rivelato in la storia dell’Esodo,” scrive Mascetti.
rt