Diploma universitario in Studi Ebraici,
al via nel segno di Roma e Gerusalemme

Si apre all’insegna dell’antico legame tra Gerusalemme e Roma il nuovo anno accademico del Diploma universitario triennale in Studi Ebraici, riconosciuto dal Miur e parte dell’offerta che da quasi vent’anni Unione delle Comunità Ebraiche italiane e Collegio Rabbinico impartiscono per una formazione accademica di spessore nell’ambito della cultura e della tradizione ebraica. Relatori della serata inaugurale sono stati Luciano Canfora, affermato studioso di antichità classiche, e il rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma e direttore del Diploma universitario.
La prospettiva di uno storico, che ha inquadrato il contesto da cui prese avvio la campagna che, sotto Pompeo, portò alla conquista romana di Gerusalemme. E lo sguardo di un rabbino, a confronto con due brani del Talmud dal trattato di Avodah Zarah dedicato ai riti pagani. Un confronto tra storia e interpretazione dei fatti e dei simboli che ha riaffermato la vocazione di un progetto che, è stato ricordato, si pone l’obiettivo di formare “esperti di cultura ebraica che possano operare, nel pubblico e nel privato, nel campo dell’insegnamento, dell’editoria, della mediazione culturale, delle istituzioni che organizzano attività culturali od operano nell’ambito della conservazione dei beni culturali”.
Ad introdurre i relatori Myriam Silvera, coordinatrice didattica del Diploma. Prima ancora erano intervenute la presidente UCEI Noemi Di Segni e l’assessore dell’Unione a Scuola, Formazione e Giovani Livia Ottolenghi. “Questo Diploma – ha ricordato Di Segni – esiste da 17 anni. Un numero simbolico, perché nell’ebraismo richiama il concetto di bene. E tanto di buono in effetti è stato fatto. Ma forse possiamo fare ancora di più, anche tenendo conto del crescente interesse verso gli studi ebraici presente nella società italiana”. Nell’occasione la Presidente UCEI ha anche annunciato l’intenzione di dedicare alcuni corsi alla memoria di Giacometta Limentani, scomparsa due anni fa, tra le prime donne a sedere sui banchi del Collegio Rabbinico.
A presentare i corsi l’assessore Ottolenghi, che ha ricordato l’alta qualità dell’insegnamento, con molti visiting professor che animano la formazione e con studenti che hanno proseguito e perfezionato gli studi in atenei di assoluto prestigio come, tra gli altri, l’inglese Oxford.
Ampio lo spettro didattico. All’interno del Diploma si insegnano infatti lingua ebraica, Bibbia, Mishnà. Il mondo ebraico, i suoi valori e la sua complessità, sono inoltre approfonditi anche in una prospettiva letteraria, storica, filosofica, archeologica. Un percorso affidato alla docenza di rabbini e docenti di livello internazionale.
“La nostra – ha affermato Ottolenghi – è un’offerta all’insegna della flessibilità, con tanti studenti che ci seguono a distanza, in remoto. Una possibilità in più che viene offerta”. L’assessore UCEI si è inoltre soffermata su alcune collaborazioni in atto nel mondo della scuola e dell’insegnamento, in particolare con la Conferenza Episcopale Italiana. Una sinergia che sta portando alla revisione dei testi che nel mondo cattolico raccontano l’ebraismo e le sue specificità, con l’obiettivo di correggerne le storture.

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(11 febbraio 2020)