Antisemitismo, l’Italia si mobilita

rassegnaDiverse le manifestazioni organizzate in Italia per dare un segnale contro il diffondersi di episodi di antisemitismo nel paese. L’ultimo a Pomezia, dove davanti a due scuole sono state disegnate scritte antisemite. “È la prima volta che vengo accolto così. È il buio della ragione”, l’amaro commento a Repubblica di Gabriele Sonnino, scampato alla Shoah, chiamato a raccontare la sua storia proprio in uno dei due istituti, l’Ipsia, dove sono state rinvenute le vergognose scritte. Nell’altro, il liceo Pascal, i ragazzi hanno reagito allo sfregio appendendo uno striscione fuori dall’edificio: “Il fascismo non è un’opinione, non esistono razze superiori”, il testo dello striscione (Repubblica). “Razzismo e antisemitismo non entreranno mai a scuola”, afferma il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina (Corriere). E intanto a Torino e Bologna, teatro di episodi di antisemitismo, si mobilitano: nel capoluogo piemontese è stato organizzato per lunedì 17 febbraio, alle 18 davanti al Comune, un presidio contro ogni forma di violenza e discriminazione. Un’iniziativa, sottolinea il presidente della Comunità ebraica di Torino Dario Disegni, che “rappresenta una presa di posizione importante soprattutto perché hanno aderito tutti. Questo dimostra che su certi temi, per fortuna, non esistono divisioni” (La Stampa Torino). Mercoledì 19 Bologna si ritroverà in piazza per esprimere solidarietà al professor Henri Emmanuel Lederman, cui è stata disegnata una Stella di Davide sul campanello di casa (Repubblica Bologna).

Antisemitismo, malattia pericolosa. Parla di epidemia di antisemitismo Gad Lerner su Repubblica in riferimento ai diversi episodi d’odio di queste settimane. “Il vaccino per contrastare questa epidemia sarebbe un rinnovato impegno scolastico di aggiornamento dello studio della storia. – scrive Lerner – Sfuggendo alle strumentali intrusioni dei politici che pretenderebbero di equiparare avvenimenti novecenteschi ugualmente tragici, ma incommensurabili”. Di solitudine degli ebrei davanti a queste ferite, parla il deputato Emanuele Fiano in un editoriale su Repubblica Milano, e si chiede se non sia il momento di “investigare meglio i meccanismi antichissimi della necessità di costruirsi un nemico, di additarlo, di segnarlo”. Per Tobia Zevi (Leggo) c’è una “preoccupante onda nera” contro cui bisogna mobilitarsi. “Secondo la relazione annuale dell’Osservatorio antisemitismo della fondazione Cdec che sarà pubblicata la prossima settimana, nell’ultimo anno c’è stato un incremento del 70% di casi di antisemitismo”, spiega il Manifesto intervistando Stefano Gatti, ricercatore dell’Osservatorio.

La lista nera dell’Onu. Israele nuovamente bersaglio delle Nazioni Unite: Michelle Bachelet, alto commissario peri diritti umani, ha infatti diffuso una black list di 112 aziende che hanno rapporti con gli insediamenti ebraici in Cisgiordania, considerati illegali. Il premier Benjamin Netanyahu ha accusato l’agenzia dell’Onu di essere “di parte” e avvertito che “chi boicotta Israele boicotta se stesso” mentre il presidente Reuven Rivlin ha invece annunciato misure di sostegno alle imprese. “L’iniziativa – scrive La Stampa – non ha ripercussioni legali immediate ma potrebbe spingere i governi a prendere provvedimenti come il taglio di contratti e commesse”. Di lista di proscrizione parla Libero, riportando la reazione dell’ambasciata israeliana presso l’Onu a Ginevra, secondo cui “L’Alto commissario ha ceduto alle pressioni per la pubblicazione di questa lista nera diffamatoria”, trasformando il suo ufficio in un megafono del Bds.

Salvini a processo. In Italia molto spazio sui quotidiani al via libera del Senato per la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del leader della Lega Matteo Salvini sul caso della Gregoretti (131 persone a cui fu impedito di scendere dalla nave della guardia costiera). Contro il processo e l’accusa di sequestro, scrive La Stampa, Salvini si prepara attraverso “la strategia da martire” e affidandosi alle piazze.

Liberare Patrick. Coinvolgere ambasciate di altri paesi oltre all’Italia per fare pressione affinché venga liberato Patrick Zaky, studente dell’Università di Bologna arrestato in Egitto e accusato di “rovesciamento del regime al potere”. “Il negoziato per il rilascio è appena all’inizio – scrive il Corriere – e certo non aiuterà che a condurlo sia l’Italia, già espostissima con Al Sisi per il caso Regeni, per l’alleanza del Cairo col generale libico (e non esattamente un nostro amico) Khalifa Haltar, per le polemiche sulle forniture militari, per la lotta mediterranea sulle nuove piattaforme petrolifere”. Di qui l’idea di coinvolgere anche altri paesi, tra cui Olanda e Canada esperte in tema di diritti.

Usa, Sanders avanti. Nel New Hampshire Bernie Sanders vince le primarie democratiche (25,7%) ma non con il margine che avrebbe voluto. Dietro di lui a poca distanza infatti ci sono i moderati Buttigieg (24,4%) e Klobuchar 19,8%. Flop invece per il candidato che inizialmente si pensava fosse il favorito: Joe Biden, che ora punta sul voto delle minoranze in Nevada e South Carolina. La Stampa parla di un partito diviso tra progressisti e moderati.

Segnalibro. Sul Fatto viene presentato il nuovo volume edito da Adelphi: Walter Benjamin-Gershorn Scholem. Archivio e camera oscura. Carteggio 1932-1940, a cura di Saverio Campanini. Da questo carteggio emerge l’anima tormentata di Benjamin, di cui l’amico Scholem disse: “non fu abbastanza saldo per reggere di fronte agli avvenimenti del 1940”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked