Informazione – International Edition
Trento si confronta con il passato  

Schermata 2020-02-18 alle 11.49.02La visita della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni accompagnata dall’ambasciatore israeliano presso la Santa Sede Oren David e dalla presidente della Comunità di Merano Elisabetta Rossi Borenstein alla mostra dedicata al famigerato caso di Simonino ha rappresentato un’occasione per la città e la Chiesa di Trento di confrontarsi con una pagina oscura del proprio passato. Come raccontato dall’ultima uscita di Pagine Ebraiche International Edition, allestita al Museo Diocesano la mostra racconta la vicenda della morte del bambino e della successiva accusa di omicidio rituale ai danni della piccola comunità ebraica locale alla fine del Quattrocento. Una menzogna che causò allora e nei secoli a venire sofferenza e persecuzioni.
“Per secoli il culto del Simonino è stato propagatore di odio e della più bieca violenza antisemita. Non solo a Trento, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Una vicenda assurta a simbolo di un certo tipo di antigiudaismo di matrice cattolica causa di molti lutti e sofferenze e con cui la Chiesa ha accettato, solo in tempi recenti, di confrontarsi. Questa visita vuol essere anche un riconoscimento di questo percorso, foriero oggi di una nuova stagione di incontro e reciproca comprensione che nasce anche nel segno dei principi sanciti nella dichiarazione Nostra Aetate”, il commento di Di Segni.
Nel segno della storia ebraica in Italia tra integrazione e persecuzione anche la rubrica Italics, che riprende un lungo approfondimento dedicato al Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara pubblicato dalla rivista americana Moment, che racconta un’istituzione chiave nello studiare e raccontare passato e presente delle comunità della penisola.
A Roma una nuova targa commemora la famiglia Efrati, i cui componenti furono per la maggior parte deportati dai nazisti il 16 ottobre 1943 e perirono nello sterminio. Dell’importanza della Memoria e della costante lotta contro l’intolleranza ha parlato poi Liliana Segre, senatrice a vita e sopravvissuta alla Shoah che ha incontrato il Consiglio regionale della Lombardia invitando tutti a visitare il Memoriale di Milano nei sotterranei della Stazione Centrale.
Ha suscitato grande attenzione anche a livello internazionale la decisione di Comunità di Milano e UCEI di offrire supporto a una famiglia di rifugiati siriani arrivati nel paese grazie ai corridoi umanitari promossi dalla Comunità di Sant’Egidio. La sezione Bechol Lashon, questa settimana in lingua spagnola, propone un resoconto dell’iniziativa pubblicato dal giornale Enlace Judio.
Infine in pilpul, lo storico sociale delle idee David Bidussa riflette sugli insegnamenti che si possono trarre dai Dieci Comandamenti, contenuti nella porzione di Torah settimanale letta lo scorso sabato. “Nella scena dei dieci comandamenti contano tre cose. La prima è l’attesa ovvero la convinzione che senza un principio fondamentale non si dà comunità di destino; la seconda è la presa in carico di un protocollo di cose da credere e di cose da fare; la terza è che occorre sapere governare i sentimenti. I sentimenti che popolano quella scena sono essenzialmente due: il primo è nei 10 comandamenti ed è l’invidia. Il secondo è la paura che può generare odio, ma anche dare luogo al rispetto. Dipende se si ha il senso del proprio limite,” scrive Bidussa.

rt