La presidente UCEI e i fatti di Hanau
“Parole d’odio sono violenza annunciata,
non si tratta di libertà d’espressione”

noemiDopo i fatti tragici di Hanau in Germania, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni afferma:
“Annientare alcuni popoli che non si possono più espellere dalla Germania. Questo sarebbe il movente dell’attentatore responsabile della strage di Hanau. Il nostro primo pensiero va alle vittime e alle loro famiglie ma servirà aprire una riflessione profonda sull’effetto che la retorica dell’odio sta avendo nella nostra Europa democratica. Le teorie cospirativiste, razziste e antisemite stanno trovando terreno fertile nelle nostre società, minandole dall’interno. Le parole dell’intolleranza si stanno trasformando sempre più in episodi concreti di violenza efferata, come accaduto ad Hanau ma anche ad Halle il giorno di Kippur. Serve un’azione di contrasto chiara contro questi estremismi e contro chi soffia sul fuoco della rabbia. Bisogna affermare e capire una volta per tutte che le parole di odio non sono libertà di espressione del pensiero ma violenza annunciata; che questi movimenti, fatti di gruppi o singoli, vanno definiti come terroristi e non sono libere associazioni.
Auspichiamo che i politici, di ogni schieramento, e le istituzioni diano segnali chiari contro l’odio e non cavalchino, per ottenere consenso, la retorica dell’emarginazione dell’altro, del diverso”.