Strage in Germania, la pista
punta verso l’estrema destra

rassegnaDurante un attacco armato ad Hanau, città vicina a Francoforte, nove persone sono state uccise e diverse altre ferite in due successive sparatorie. Ore dopo la strage, la polizia ha scoperto il corpo del presunto assassino nel suo appartamento. Le forze speciali hanno trovato un’altra persona morta accanto a lui. Secondo il Frankfurter Allgemeine Zeitung il responsabile dell’attacco ha agito per motivi legati all’estremismo di destra. Repubblica riporta che il quotidiano “Bild parla di un video e di una lettera in cui Tobias R., questo forse il nome dell’attentatore, avrebbe spiegato le ragioni della sua furia omicida: alcuni popoli che non si riescono a espellere dalla Germania vanno sterminati, sosterrebbe”.

Pio XII, l’apertura dell’archivio. Come oramai noto il 2 marzo saranno aperti agli storici gli archivi vaticani che coprono il pontificato di Pio XII. Uno dei grandi temi su cui si cercherà di fare chiarezza è il periodo dell’occupazione nazista di Roma. Ma, scrive il Corriere, “non bisogna aspettarsi scoop clamorosi”. “È ‘un’illusione’ da inesperti pensare che il 2 marzo o nei giorni successivi sapremo la verità. Perché non si troverà né esiste la ‘pistola fumante’, il documento capace di risolvere da solo il conflitto decennale intorno ai silenzi’ di Pio XII, – spiega il giornalista Gian Guido Vecchi – a dire l’ultima parola su un pontificato complesso e tragico, segnato dagli anni più spaventosi del Secolo breve e sospeso tra la ‘leggenda nera’ del ‘Papa di Hitler’ e la versione rosea del ‘Defensor civitatis’ senza dubbi né ombre”.

Bologna contro l’antisemitismo. In centinaia ieri hanno sfilato dal centro Zonarelli, in San Donato, fino a piazza Maggiore a Bologna per dire no all’antisemitismo dopo gli episodi che hanno segnato la città. L’ultimo proprio in concomitanza con la manifestazione di solidarietà, con il rinvenimento di una nuova scritta antisemita (Corriere Bologna). “Sono segnali allarmanti non solo per la comunità ebraica ma per tutti i cittadini – ha sottolineato Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica di Bologna (Repubblica) – Su questi fatti occorre una riflessione, della politica e dei cittadini: è evidente che l’antisemitismo non è stato cancellato, né in Italia né in Europa. La ricerca di un colpevole, per questi gesti, è il punto di partenza, ma occorre anche evitare il rischio di ogni possibile forma di emulazione”. In piazza rappresentanti di tutte le religioni.

Meis. In una breve il Resto del Carlino riporta la notizia del nuovo incarico di Simonetta Della Seta, che lascia dopo quattro anni la direzione del Meis di Ferrara per andare a guidare il Dipartimento Europa dello Yad Vashem a Gerusalemme.

Lazio, i giornalisti e le leggi del ’38. L’Ordine dei giornalisti del Lazio, a seguito di una indagine condotta dalla Fondazione Murialdi, ha reiscritto nell’albo i giornalisti che furono discriminati ed espulsi a causa delle Leggi razziste per il solo fatto di essere ebrei. L’iniziativa è stata presa in occasione di una conferenza alla Fondazione Murialdi di cui racconta oggi l’Osservatore Romano.

L’Università di Torino, spazi occupati e manifesti antifascisti. L’Università di Torino, su istanza del rettore Stefano Geuna, ha deciso di sottoporre a tutte le associazioni studentesche una sorta di codice anti-fascista da firmare per poter ottenere spazi dell’ateneo nei quali svolgere le proprie attività. Dalla Regione, scrive La Stampa Torino, arriva il plauso ma si chiede anche che venga firmato un documento contro l’antisemitismo. In particolare l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca, citando l’appello della presidente UCEI Noemi Di Segni, chiede che si adotti l’Università adotti la definizione dell’Ihra.

Contro il Bds spagnolo. Su Libero si parla delle iniziative di boicottaggio contro Israele di diversi comuni spagnoli controllati da Podemos e con il sostegno dei socialisti del Psoe. Ma c’è chi si è mobilitato contro: “Un imprenditore spagnolo, Angel Mas, – spiega il quotidiano – ha messo in piedi un’organizzazione chiamata Acom (Azione e comunicazione in Medio Oriente) per portare davanti ai giudici spagnoli le azioni apertamente antisemite delle municipalità spagnole guidate dalla sinistra populista”.

Postverità. “È la formula che descrive il declino della democrazia liberale: p+p+p=c, populismo più polarizzazione più postverità portano al continuismo”. Lo sostiene, in un editoriale tradotto da Repubblica, lo scrittore e giornalista venezuelano Moisés Naím. Secondo Naím il pericolo per le democrazie è il diffondersi della postverità, ovvero delle notizie e informazioni false e distorte. “Quando svanisce la linea che separa la verità dalla menzogna, si perde l’arma che avevamo per disfarci delle aspirazioni continuiste che i populisti hanno sempre avuto”.

Segnalibro. Nel volume Raccolte di memorie (La Mongolfiera) a cura di Suzana Glavas, la storia del coraggio di Alberto Defez, ebreo napoletano, tra i protagonisti delle Quattro giornate di Napoli. Il volume, riporta il Corriere del Mezzogiorno, verrà presentato oggi libreria Ubik di Napoli. Il ruolo dell’umorismo nella letteratura di grandi autori ebrei del Novecento come Abraham Yehoshua, David Grossman, Joseph Roth, Israel J. Singer ed Elie Wiesel. Ad indagarlo, il volume di Daniele Castellari, Non so se il riso o la pietà prevale (Aliberti) presentato oggi da Avvenire.

Visita in redazione. La quinta della scuola elementare della Comunità Ebraica di Torino si è recata in visita alla redazione de La Stampa, accolta dal direttore Maurizio Molinari (La Stampa Torino).

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked