Le porte chiuse per gli italiani
Segnalati in significativo aumento i Paesi che hanno scelto di chiudere le porte all’arrivo di cittadini italiani o comunque di esercitare un certo tipo di misure cautelative.
Racconta Repubblica: “Italiavirus. All’estero, adesso, ci vedono così. Da Israele all’Irlanda si moltiplicano gli inviti ad evitare viaggi e gite scolastiche nel nostro Paese. E perfino il Parlamento Ue dirama una circolare interna: in quarantena i funzionari di ritorno dal Nord Italia”.
“Respinti, controllati: paura degli italiani” titola il Corriere. “II tempo di un battito d’ali di farfalla – si legge nell’articolo – e ci siamo ritrovati dall’altra parte della barricata. Dopo giorni spesi a dibattere sul che fare con asiatici e cinesi, adesso sono gli altri che nel mondo si interrogano sul come comportarsi con gli italiani infetti”. Sette le regioni a rischio coronavirus segnalate dalle autorità israeliane (sul Corriere si usa l’infelice espressione “a Tel Aviv”, invece di “a Gerusalemme”): Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Liguria. “Noi non abbiamo timore ad imporre l’isolamento d’autorità a chi arriva dall’Italia” ha annunciato il ministro della Sanità.
Repubblica segnala in breve l’intervento della Commissione europea, che ha condannato la sfilata di carri e maschere (giudicati antisemiti) per le strade di Alost, in Belgio. “Il Carnevale di Alost è una vergogna. Deve fermarsi, non c’è posto per queste cose in Europa” ha scritto su Twitter il commissario Ue Margaritis Schinas.
Intervistato da La Stampa, Daniel Barenboim parla della sua West-Eastern Divan Orchestra che da 20 anni mette insieme musicisti israeliani e palestinesi. “Il progetto dell’Orchestra – sostiene – non è politico ma umanistico, perché il conflitto israelo-palestinese non è politico, ma umano. Sono due popoli convinti di avere il diritto di occupare la stessa terra. Quindi la pace non esisterà finché i palestinesi non avranno giustizia e gli israeliani sicurezza”.
Tutte fake news quelle che circolano sull’Iran. Ce lo racconta l’ex parlamentare grillino Alessandro Di Battista, in una surreale testimonianza da Teheran pubblicata dal Fatto Quotidiano. Giunti al termine dell’articolo la notizia peggiore per i lettori: è previsto un seguito.
L’amministrazione comunale di Grosseto ha detto no all’attribuzione della cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Non è stata infatti raggiunta la maggioranza qualificata prevista dal regolamento. “Decisive – spiega il Corriere Fiorentino – le defezioni nel centrodestra”. La proposta da quest’area politica era quella di unire al riconoscimento per la Segre la concessione di analogo titolo ad Egea Haffner, che a 5 anni fu vittima della repressione titina. Il centrosinistra, che si era visto respingere la sua proposta, ha bocciato questa istanza.
“Finalmente gli ebrei hanno capito”. È il titolo di una lettera pubblicata da Libero in cui si sostiene che “da sempre gli ebrei qui in Italia hanno sempre votato a sinistra”, ma che ora avrebbero cambiato idea perché è stato dimostrato “che i maggiori nemici di Israele vengono proprio da quella parte, che tra l’altro appoggia in modo eclatante da tempo la causa palestinese”. La lettrice appare rinfrancata: “Da tempo mi chiedevo come mai la comunità ebraica fosse così cieca e cocciuta da non accorgersi di tanto odio”.
Poche righe, in genere, sono dedicate all’ultima crisi tra Israele e i terroristi di Gaza. Il titolo del Fatto è sulla reazione israeliana al lancio di missili dalla Striscia: “Razzi, Bibi minaccia guerra”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(25 febbraio 2020)