I limiti da stabilire
Scrivo da Milano, CoronaVirusCity! Tantissime le osservazioni che potrebbero farsi riguardo la situazione che stiamo vivendo: dal panico generalizzato delle persone che assaltano i supermercati (scene in stille Guerra del Golfo 1991, notoriamente pericolosissima per il territorio italiano), ai pietosi litigi fra gli organi politici, alle polemiche via social (!) fra scienziati, alle speculazioni dei soliti personaggi (via social e no), all’informazione ufficiale scandalistica e irresponsabile. Del resto, uno può dire: beh, la prudenza non è mai troppa. Melius abundare quam deficiere. Mica troppo. C’è un significativo commento riguardo il noto episodio di Adamo ed Eva e il frutto proibito. Siamo soliti interpretare la vicenda in termini di trasgressione, ma c’è chi pensa che l’errore sia stato un atto di prudenza. In pratica, HaShem aveva detto non mangiare. Per prudenza i due avevano tradotto con non toccare. Così il serpente mostra ad Eva che non succede niente toccando il frutto. A quel punto lei non crede più al divieto e mangia, con le conseguenze ben note. Insomma, i limiti vanno stabiliti bene, se no non valgono.
Davide Assael, presidente Associazione Lech Lechà
(26 febbraio 2020)