Federazione Sefardita Italiana,
il Consiglio al lavoro su più fronti
“Promuovere e diffondere una cultura di pace e accoglienza reciproca tra individui di qualsiasi provenienza, fede religiosa e cultura anche al fine di stabilire, mantenere e incrementare le relazioni culturali e spirituali tra le comunità ebraiche sefardite di tutto il mondo”.
Questo uno dei principali propositi della Federazione Sefardita Italiana (Fesei) appena costituita a Roma su iniziativa di David Gerbi che ne è il presidente. Dopo una prima serata di presentazione a inizio mese si è svolta nelle scorse ore la riunione di insediamento del Consiglio che la guiderà e che resterà in carica per i prossimi tre anni. Molti i temi affrontati e sviluppati nel corso dell’incontro, con l’obiettivo di valorizzare – attraverso le diverse iniziative che saranno intraprese nelle prossime settimane – “la ricchezza e i valori morali dell’ebraismo, insieme all’eredità dell’ebraismo sefardita con tutte le sue caratteristiche peculiari, le sue sfumature e la sua natura pluralistica”.
Tra le sfide del prossimo futuro l’organizzazione di un convegno di respiro internazionale insieme alla rappresentanza diplomatica spagnola in Italia, l’istituzione di un festival dedicato alla cultura sefardita, iniziative in ricordo dei rabbini Elio Toaff ed Elia Benamozegh (di cui nel 2023 cadranno i 200 anni dalla nascita). L’idea, sviluppata assieme al rav Avraham Dayan, è anche di fare della città di Livorno, in virtù della sua peculiare storia, una vera e propria “capitale sefardita”. Il punto di riferimento, quindi, di molti eventi e progetti.
Accanto al presidente Gerbi agiranno, ad integrazione del comitato direttivo, il vicepresidente Lillo Naman, il segretario Mario Di Porto, il tesoriere Alberto Claudio Pace. In Consiglio anche Marco Morselli, Nessim Hazan, Giovanni Amati, Bruno Zarfati, Sergio Amedeo Terracina, Sara Terracina, Nehama Cordoval, Chiara Sabatello e Gladys Arbib.
Negli scorsi giorni una delegazione della Federazione Sefardita Italiana ha partecipato alla storica reinaugurazione dell’antica sinagoga Eliyahu Hanavi di Alessandria d’Egitto. Una cerimonia dall’alto significato simbolico, officiata dallo stesso rav Dayan.
(27 luglio 2020)