“Parole d’odio, serve vigilanza stretta”
In aumento significativo la minaccia neonazista e neofascista in Italia. A fotografare questo fenomeno è la “Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza” presentata nelle scorse ore dall’intelligence. Come spiegato al premier Conte dal direttore generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza Gennaro Vecchione, “le maggiori compagini, cronicamente attraversate da dissidi interni ed impegnate in processi di riorganizzazione, hanno proseguito nell’opera di accreditamento e inserimento nel tessuto sociale, con iniziative propagandistiche e mobilitative”. E questo in particolare “nelle periferie urbane, volte a coinvolgere i contesti giovanili e le fasce popolari più svantaggiate, cavalcando tensioni e problematiche socio-economiche, legate all’emergenza abitativa e occupazionale, alla questione migratoria e alla sicurezza”.
Risultati commentati con preoccupazione da Milena Santerini, coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo: “Come coordinatrice per la lotta contro l’antisemitismo esprimo seria preoccupazione per la conferma della presenza di ambienti filo-nazisti e skinhead in Italia, contro cui sono state fatte anche recentemente varie azioni di polizia. Questi gruppi aggregano militanti sia su tematiche antisemite e neo-fasciste, sia sulla xenofobia, innestandosi spesso su situazioni di disagio, specie in periferia”. Per Santerini “occorre rilevare, ancora una volta, come possa attuarsi un passaggio dal linguaggio all’azione contro il mondo ebraico, sia in forma di vandalismo sia di discriminazioni, fino alla violenza”. La società e le istituzioni devono pertanto vigilare, “soprattutto sulle parole d’odio, diffuse sul web ma anche recentemente da qualche radio privata, che offrono una retorica antisemita e razzista”.
(4 marzo 2020)