“La Memoria resta aperta”
Uno strumento per studenti e insegnanti. Perché le scuole sono chiuse, ma la didattica e la conoscenza è bene che non si fermino. Specie su temi che aiutano a formare il senso civico di una società.
Con un progetto congiunto intitolato “La Memoria resta aperta”, Fondazione Museo della Shoah di Roma e Rai Cinema rendono liberamente fruibili a partire da oggi, in streaming sul canale web Raicinemachannel.it, una serie di documentari dedicati alla Shoah e alle leggi antiebraiche prodotti in questi anni. Un progetto che, viene spiegato, “intende permettere a studenti e professori di accedere a contenuti e strumenti didattici per poter continuare a studiare anche durante la sospensione delle lezioni”.
“Vogliamo mettere a disposizione risorse, per non fermarci, affinché la vita continui anche nei momenti difficili come questo” sottolinea Mario Venezia, presidente della Fondazione (i cui esperti introducono e commentano i documentari). “Lo facciamo assieme a Rai Cinema, con la quale da anni collaboriamo sui temi della Memoria, offrendo un percorso di conoscenza attraverso il linguaggio del cinema. Film e contenuti di approfondimento che possono arrivare, grazie a Rai Cinema, nelle case degli studenti e degli insegnanti italiani, che vista l’emergenza non possono in questi giorni frequentare le scuole”.
Per Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, “questo progetto, a cui partecipiamo con grande slancio al fianco della Fondazione Museo della Shoah, è una affermazione di responsabilità. Un esempio per manifestare il nostro impegno in un momento così difficile per il Paese. Ci auguriamo che offrire la possibilità di vedere in streaming gratuitamente documentari, in special modo per studenti e insegnanti costretti alle lezioni a distanza, possa creare delle occasioni di crescita e di scambio culturale”. Con la Fondazione, afferma Del Brocco, “è in atto da vari anni una collaborazione molto proficua, anche legata alla didattica; speriamo che questo progetto possa essere, in un momento così complicato, un piccolo segnale positivo”.