La percezione del dolore
Ne usciremo, come è necessario che sia. In giro però ci sarà tanto dolore che non dobbiamo rendere invisibile a noi e agli altri. La conta quotidiana dei morti non deve trasformare le persone che non ce l’hanno fatta in numeri astratti. Le persone non sono numeri. Dietro ogni persona che se ne va, c’è un intero mondo e chi salva una persona, come è scritto nel Talmud, salva un intero mondo e per questo oggi i medici e gli infermieri che silenziosamente lottano negli ospedali, sono assurti a simbolo. Il lutto per la perdita ha bisogno di essere condiviso per essere reso tollerabile. In situazioni normali, la presenza delle persone amiche rendono possibile la trasformazione del dolore per le perdite subite. È importante non lasciare interamente sole con il loro dolore le persone che in questo momento soffrono. Talora basta anche una telefonata amica per fare sentire meno sole le persone.
David Meghnagi, psicanalista