Il solito circolo vizioso

davide assaelIn ogni crisi che si rispetti non può mancare il capro espiatorio. E chi meglio di questa entità metafisica onnipresente chiamata Europa? Video a ripetizione dei soliti noti sulle mancanze dell’UE, insulti di ogni tipo, minacce di uscita dal gruppo dei 27. Cose già viste e riviste in questi anni. Ora, per fare chiarezza: le istituzioni europee sono state timide per non dire imbarazzanti (vedi Lagarde)? Sì. 25 miliardi per contrastare questa crisi sono un pannicello caldo e nulla di più? Sì. La colpa è della commissione europea? No. Ancora non entra in testa alle persone che se il governo europeo è impotente è per la mancanza di volontà da parte degli Stati membri di cedere sovranità. E, come per la crisi 2007 e per il terrorismo, anche qui si vede cosa comporti non avere un coordinamento comune. Possibile che si cerchi di curare un male comune andando in ordine sparso? Siamo di fronte al solito circolo vizioso: coloro che hanno indebolito l’Europa sono coloro che ne criticano la debolezza. E gli altri, ancora una volta, a guardare.

Davide Assael