“Raffaella Mortara, un esempio di impegno civile ed ebraico”
“Raffaella Mortara diceva sempre di considerarsi una figlia del Cdec. Ne aveva frequentato gli uffici sin da ragazza, seguendo la madre Luisella Mortara Ottolenghi, che ne era stata per tanti anni presidente. Poi Raffaella è diventata vicepresidente operativa del Cdec, rimanendo in carica fino alla primavera scorsa. La sua è stata per noi e per tutto l’ebraismo italiano una grande e dolorosa perdita in un momento molto particolare”. Una testimonianza commossa quella del direttore del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano Gadi Luzzatto Voghera, che in video, in collegamento con la redazione UCEI, ha voluto ricordare Raffaella Mortara, grande ebrea italiana scomparsa prematuramente. Alla sua memoria è stato infatti dedicato il secondo pilpul, l’approfondimento serale (22.30) curato dalla redazione giornalistica UCEI e pubblicato sui canali Facebook UCEI Pagine Ebraiche.
Figlia della storica dell’arte Luisella Mortara Ottolenghi e di Amedeo Mortara, cofondatore del Movimento federalista europeo, Raffaella Mortara ha lasciato il suo segno nell’ebraismo italiano così come nella vita politica del paese, lavorando per anni al fianco di Giovanni Spadolini. Questa identità contemporaneamente politica ed ebraica è stata anche al centro dei suoi progetti per il Cdec, promuovendo iniziative per ricordare il grande contributo dell’ebraismo nella società italiana. “Raffaella faceva del riconnettere la politica del presente con l’antica tradizione di militanza un suo puntiglio storico e ideologico. – ha spiegato il direttore del Cdec – Nella famiglia Ottolenghi e nella famiglia Mortara campeggiano figure importanti di protagonisti del Risorgimento italiano da Giacomo Dina a Isacco Artom al generale Giuseppe Ottolenghi, tutte figure che hanno rappresentato molto per la costruzione dell’Italia liberale, di una ideologia che chiamerei nazionale liberale, in cui Raffaella si riconosceva fortemente”. Tante le riflessioni sviluppate dal direttore del Cdec in questo suo commosso intervento per ricordare la straordinarietà dell’impegno di Raffaella Mortara. “Lei ha rappresentato in pieno i destini di un ebraismo italiano fatto di personalità spiccate, complesse e coraggiose che devono esserci di insegnamento e incoraggiamento”, il commento del direttore della redazione di Pagine Ebraiche Guido Vitale, in chiusura dell’approfondimento che è possibile rivedere sui canali social di Pagine Ebraiche e UCEI.