Giornalismo antisemita

gadi luzzatto voghera“Un video scherzoso che dà bene l’idea di quanto in Italia in questo momento di gravissima emergenza sanitaria per il coronavirus stia montando l’odio anti-Europa”. Questo il solo, laconico e incosciente commento riservato dai redattori del giornale Libero alla diffusione di un breve video che riprende una famosa caricatura antisemita tratta dal film “Il Marchese del Grillo” di Mario Monicelli (1981). Commenti non molto diversi si possono leggere su Il Tempo e sul Corriere dell’Umbria che hanno divulgato la bravata telematica. Nel video l’avido ebreo che chiede la restituzione di un prestito al marchese (Alberto Sordi) viene modificato con l’apposizione di bandiere: l’ebreo sarebbe l’Europa, che chiede soldi al Marchese che è identificato con l’Italia. A parte la volgare manipolazione politica che contrappone l’UE all’Italia (fino a prova contraria l’Italexit non è ancora realtà, per fortuna!), è semplicemente sconcertante che giornali a diffusione nazionale si permettano di fare da cassa di risonanza a un video apertamente antisemita. E’ evidente che il lavoro di persuasione sul mondo del giornalismo intrapreso da diverse istituzioni (compresa la Fondazione CDEC, in prima linea su questo tema) sulla pericolosità della diffusione del discorso d’odio in rete deve essere amplificato e allargato. Si tratta di un vero e proprio oltraggio alla coscienza civile che va sanzionato con decisione. Non farlo, metterebbe in crisi quell’ondata di solidarietà nazionale che coinvolge noi tutti in momenti difficili come quello che stiamo vivendo. Nessuno sente la necessità di diffondere e dar credito a vecchi stereotipi e pregiudizi.

Gadi Luzzatto Voghera, Direttore Fondazione CDEC