Contro il virus, l’Unione europea
Dall’intervista del 17 marzo, pubblicata sul sito di Gariwo, dello storico israeliano Yuval Harari a Christiane Amanpour, della CNN:
“Gli umani sono particolarmente vulnerabili alle epidemie, perché siamo un animale sociale. Ed è così che si diffondono le epidemie. La forza dei virus è che spesso sfruttano il nostro meglio, le caratteristiche migliori della natura umana contro di noi. Sfruttano il fatto non solo che ci piace socializzare, ma anche che ci aiutiamo a vicenda. Quando qualcuno è malato, la cosa naturale da fare, specialmente se questo è un amico o un membro della famiglia, è andare da lui, per dargli sostegno, prendersene cura, dargli supporto emotivo. Toccarlo, abbracciarlo. Ed è esattamente così che si diffonde il virus.
[…]
Abbiamo bisogno di più realtà come l’Organizzazione mondiale della sanità e maggiore solidarietà internazionale per aiutare il Paese che è attualmente più colpito a far fronte a questa crisi. Con l’invio di attrezzature e personale e, più di ogni altra cosa, con buone informazioni, scientifiche, o con il sostegno economico. Un Paese in cui inizia un focolaio, se pensa di essere da solo esiterà a prendere drastiche misure di quarantena perché penserà “be’, se blocchiamo l’intero Stato o intere città collasseremo economicamente e nessuno verrà ad aiutarci, quindi aspettiamo e vediamo se è davvero un pericolo così grande”. E poi sarà troppo tardi. Ora, se un Paese come come l’Italia ad esempio sapesse che nel caso decidesse di fermarsi riceverà aiuto da altri Paesi, sarà disposto a prendere prima questa misura drastica. A beneficio dell’intera umanità. Per ogni euro che la Germania o la Francia spendono per sostenere l’Italia in una situazione del genere ne risparmierebbero 100 in seguito, non dovendo affrontare l’epidemia nelle loro città. […]
È la possibilità per l’Unione di dimostrare davvero il suo valore, il momento per gli altri Stati membri di venire in aiuto all’Italia. Agendo in questo modo, non solo proteggeranno i propri cittadini, ma mostreranno il valore di un sistema come l’Unione Europea. Se non lo faranno, il virus potrebbe distruggere anche la stessa Unione insieme alle vite umane.
Anna Foa, storica