Oltremare – Bandiere
In questa simpatica atmosfera da fine del mondo, in cui non si finisce di sentire quanto nulla sarà più come prima, dai pagamenti in contanti aboliti in sostanza da carte di credito e app sul cellulare a settori interi del commercio che ci metteranno anni a riprendersi, ci sono qua e là anche cose che restano uguali, oppure che succedono lo stesso, nonstante il coronavirus.
Nel nostro minuscolo moshav da settimane non passano più i bus delle scuole e non sentiamo il vocio dei bambini raccolti alla fermata alle sette in punto; l’unico negozio strutturato come un piccolo supermercato ha aumentato gli arrivi della merce e le ore di apertura perché non c’è più il trasporto pubblico ed è più complicato andare al centro commerciale appena sette minuti di macchina più a ovest, dove il supermercato e la farmacia sono ancora aperti; si vedono in giro solo sparute famiglie con bambini piccoli che, in barba ai 100 metri da casa imposti dalle nuove restrizioni di giovedì scorso, fanno brevi passeggiate per sgranchire le gambe e i nervi sapendo che non incontreranno nessuno e che se anche fosse, qui si può stare tranquillamente a dieci metri di distanza; molti lavorano, ancora più del normale, perché in zona ci sono fabbriche di alimentari e di materiali per la pulizia, inclusi i liquidi con cui tutti ci cospargiamo le mani da mane a sera; molti altri sono già da un po’ in vacanza coatta, e senza stipendio, oppure sono stati licenziati in tronco, in perfetto stile israeliano di stato sociale che sociale non lo è proprio tanto quando si tratta di tutelare i lavoratori.
E con tutto ciò, stamattina è arrivato lemme lemme un camioncino con sopra una gru e come fosse niente in due hanno appeso le bandiere a tutti i lampioni, e poi via, al moshav o kibbutz più in là. Una settimana prima di Pesach i comuni mettono bandiere ovunque – qui i lampioni hanno un gancio per questo uso. Segno della festa, non di Pesach bensì Yom Hatzmaut, che arriva fra poche settimane. E per carità, ben venga che la crisi non abbia causato due ulteriori licenziamenti, e che avremo bandiere bianche e blu che sventolano festanti da ogni lampione per un paio di mesi. Come se tutto fosse normale.
Daniela Fubini
(30 marzo 2020)