La paura, un passaggio verso la libertà

Confrontarci con la paura, per liberarci del suo peso. È uno degli spunti della riflessione della sociologa Betti Guetta, responsabile dell’Osservatorio antisemitismo della Fondazione CDEC, nel nuovo appuntamento della serie “Diciotto di minuti di libertà”, ideata dal direttore dell’area Educazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane rav Roberto Della Rocca in collaborazione con la redazione giornalistica UCEI. Guetta, in dialogo con Della Rocca, ha scelto di partire dalla paura per aprire la sua riflessione sulla libertà. “La paura in ogni momento della vita rappresenta per molte persone una difficoltà di uscire da una condizione, da una trasformazione”. Un concetto attuale, sottolinea Guetta – introdotta dal direttore della redazione UCEI Guido Vitale -, se si pensa che proprio in questi giorni il mondo ebraico celebra Pesach, festa di liberazione e passaggio. Proprio quest’ultimo può essere un elemento positivo, spiega la sociologa, oggi che viviamo nella paura del virus ma anche nella preoccupazione di cosa accadrà dopo. “Viviamo un momento di passaggio vero, che coinvolge molti aspetti della nostra vita personale, sociale, famigliare, etica, politica. Per ogni passaggio, legato alla storia individuale o collettiva, ognuno di noi è chiamato ad esserci, così da imprimere a questo momento le caratteristiche di un’opportunità, di un cambiamento che parli la lingua della speranza”, spiega Guetta, in un’ampia riflessione, carica di spunti che è possibile rivedere sui canali UCEI.