Il lavoro silenzioso degli insegnanti

david-meghnagiMaestre di asilo che coinvolgono i genitori dei loro allievi nella lettura di fiabe e racconti, facendo giocare a distanza i bambini per alleviare le tensioni della vita quotidiana. Insegnanti delle elementari che in mancanza di strumentazioni adeguate, fanno di tutto perché i loro ragazzi mantengano un contatto con la scuola, attenuando l’angoscia per una clausura che ha sconvolto le esistenze. Docenti dei licei che tengono in vita la didattica, perfezionando le loro conoscenze tecniche per fare fronte a sfide nuove, con i ragazzi che sono al lavoro di primo mattino e che il pomeriggio hanno dei compiti. Docenti frustrati per un lavoro che la società non riconosce in modo adeguato, che riscoprono il piacere di insegnare e che fanno a gara con i loro ragazzi per essere puntuali e rigorosi. Sono pagine di eroismo quotidiano che meriterebbero di essere raccontate e che tengono alta la bandiera di una categoria molto spesso ingiustamente accusata, e che in queste settimane difficili sopperiscono a molte carenze strutturali svolgendo un ruolo altamente terapeutico oltre che didattico. Se molti ragazzi in quarantena, riescono oggi a fronteggiare la claustrofobia cui sono esposti, e le tensioni inevitabili che si producono quando si è di fatto reclusi in spazi ristretti, talora in case con poca luce, col sole che splende fuori e con l’aria tersa e pulita del mattino e della sera che invitano a uscire, lo dobbiamo almeno in parte al loro sforzo corale e di tutto questo non si può non essere grati.

David Meghnagi