Israele e la tecnologia a servizio di tutti

Israele è un modello dal punto di vista della tecnologia. Non è un caso se è notoriamente definita la Start-up nation. Dall’altro ci sono settori della società che non hanno accesso all’uso di un computer e non hanno le abilità per navigare nell’era del digitale. Per questo è stato messo in piedi il progetto “Machshava Tova” – che si può tradurre come buon pensiero – volto a fornire a fasce più escluse, dai giovani agli anziani d’Israele, l’opportunità di imparare a usare il computer e avere accesso a diverse competenze tecnologiche. A presentare il progetto nell’ultimo video pilpul, l’appuntamento curato dalla redazione di Pagine Ebraiche, uno dei fondatori di Machshava Tova, Astorre Modena. Tra le iniziative portate avanti, non solo le IMG-20200414-WA0002lezioni online per le diverse fasce di età, ma anche il ricondizionamento di computer vecchi da fornire, una volta messi a posto (nell’immagine in alto, un esempio), a chi ne ha bisogno. “Abbiamo una lista di attesa di richieste per circa duemila computer e la mancanza di questi strumenti è un problema grandissimo”, spiega Modena. Inoltre nell’ultima settimana le stampati 3D sviluppate sono state utilizzate “per stampare delle maschere di plastica che coprono tutto il volto (nell’immagine a sinistra). Il nostro staff le ha create e distribuite gratuitamente ai nostri medici e infermieri, in prima fila in questa emergenza”.