Le preoccupazioni del Colle

rassegnaNessun anticipo sulle riaperture. È questa, a quanto pare, la linea del governo sulla fase due. 
“C’era chi diceva sì e chi no alle riaperture. E Campania, Calabria e Sicilia che temendo una nuova ondata di contagio minacciavano barricate. Ha cercato la sintesi ieri il premier Giuseppe Conte, riunendo in videoconferenza la cabina di regia, Regioni, Comuni e province. E ha subito chiarito che non ci sarà alcun allentamento delle misure restrittive per questa settimana. Restano – scrive il Corriere – tutti i divieti attuali fino al 3 maggio”.
Segnalata in crescita la preoccupazione del Presidente Mattarella per le continue spaccature della politica. Repubblica, nell’eventualità di un cambio di passo al governo, torna a fare il nome di Mario Draghi. “Le cose nel governo non vanno come dovrebbero, la sua debolezza è evidente, e Mattarella guarda con un certo scontento alla mancata unità istituzionale. Ma l’alternativa – si legge – al momento appare piena di incognite”. 
Il 25 Aprile diventi il giorno del ricordo delle vittime di tutte le guerre e del Coronavirus: è la surreale proposta del vicepresidente del Senato Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia). “ll punto – scrive Luca Bottura nella sua rubrica quotidiana su Repubblica – è che per quelli come La Russa qualunque occasione è buona per cancellare l’unico momento in cui noi italiani (italiani con lo zaino in spalla, non col buono pasto della buvette) ci mettemmo all’opera per cancellare la vergogna di chi ci fece camerieri di un tizio che gasava sei milioni di ebrei”. 
Il Covid-19 e gli equilibri internazionali in trasformazione. È il tema di cui si occupa Maurizio Molinari nel suo editoriale su La Stampa: “Gli Stati che avranno dimostrato di saper gestire meglio la pandemia – sostiene il direttore del quotidiano torinese – usciranno politicamente più forti da questa crisi globale, mentre quelli che l’avranno gestita peggio saranno più deboli”. A spiccare in Medio Oriente, scrive Molinari, l’esempio di Israele. 

Violento e superficiale attacco, in una recensione sull’Espresso dedicata alla serie tv Unorthodox, al mondo chassidico. Vi si legge infatti: “Nessuno dovrebbe rasarti i capelli. Neanche Dio. Nessuno dovrebbe costringerti a un amplesso, toglierti i libri, impedirti di cantare in pubblico e obbligarti a procreare. Chiuderti in casa, privarti del contatto, del desiderio. Pulirti la faccia, nasconderti le forme, buttarti in un angolo perché, per una colpa ancestrale sei nata donna e in qualche modo la devi scontare. Nessuno deve toccare la libertà”.

A 75 anni dalla Liberazione, una ricostruzione “che propone uno sguardo complessivo su fatti, momenti e protagonisti che hanno cambiato per sempre il nostro Paese, che forse oggi è bene osservare con uno sguardo rinnovato, inquieto, maturo”. Così David Bidussa, sul domenicale del Sole 24 Ore, presenta Storia della Resistenza (ed. Laterza) di Marcello Flores e Mimmo Franzinelli. 

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(19 aprile 2020)