25 aprile, cosa cantare
Non demordono, neanche in mezzo alla pandemia. Anzi il coronavirus diventa l’occasione ideale per cercare ancora una volta di dare una spallata al 25 aprile, alla guerra partigiana, all’antifascismo. Onorare tutti i morti, compresi quelli del covid 19. Che cosa vorrebbe dire in concreto e per il nostro Paese? Onorare il ricordo dei partigiani che lottavano contro i nazifascisti insieme a quello di quegli stessi fascisti che combattevano per aiutare Hitler a tenere in suo dominio l’intera Europa. Onorare i sei milioni di ebrei morti nella Shoah e insieme quei militi di Salò che, obbedendo agli ordini di Mussolini e dei suoi accoliti, davano la caccia agli ebrei e li consegnavano ai nazisti per la deportazione. Onorare gli ebrei colpiti dalle leggi infami del 1938 e insieme a loro quelli che le hanno inventate ed emanate. Ed aggiungerci i morti di oggi, i vecchi delle case di riposo, i medici, gli infermieri. Che guazzabuglio! Questa la memoria condivisa proposta dal senatore La Russa. Non varrebbe la pena di parlarne se non fosse che gente del genere ha, in questo nostro Paese che non ha mai fatto i conti con il suo passato fascista, molti seguaci e votanti. Per concludere, sostituire Bella Ciao con Il Piave. E cosa cantare fra uno o due anni? Giovinezza forse.
Anna Foa, storica