“L’attenzione resti alta”

rassegnaL’Italia continua a interrogarsi sul futuro. E in particolare sull’attesa fase due, che dovrebbe scattare tra due settimane. Già oggi comunque varie aziende, adeguando i propri processi lavorativi alle nuove misure di sicurezza, dovrebbero riaprire. Il mondo politico resta intanto spaccato, con tensioni aperte tra governo e regioni, tra diverse regioni ma anche all’interno dello stesso esecutivo.
Sui giornali parlano anche gli esperti. Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, fa il punto della situazione in una intervista con Repubblica: “È giusto – afferma l’epidemiologo – voler tomare alla normalità, soprattutto per chi sta soffrendo economicamente. Però è anche giusto continuare a essere preoccupati”. Rezza parla di molti progressi compiuti. Ma predica comunque prudenza: “D’ora in poi occorre agire sul territorio per identificare tempestivamente qualsiasi focolaio, perché il virus continuerà a circolare”.

La festa della Liberazione ancora sotto attacco da parte di chi vorrebbe far dimenticare crimini e responsabilità del fascismo, con la complicità di Casa Savoia (a partire dalle Leggi razziste). È il tema di cui tratta Ezio Mauro in un editoriale su Repubblica. “Contestare il 25 aprile (e il canto dei partigiani che intanto è diventato universale come inno alla libertà) – scrive il giornalista – significa negare la vicenda storica italiana, la capacità del Paese di superare le sue tragedie traendone una lezione, il cammino stesso del processo democratico per riprecipitare nel buio della vergogna fascista, con cui non si ha ancora il coraggio di fare i conti”.
Per ricordare ai “nostalgici del Ventennio” il significato della celebrazione (ad essere fatti i nomi di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia) il Fatto Quotidiano pubblica il testo con il quale il Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia si assunse la piena responsabilità della fucilazione di Benito Mussolini e dei suoi gerarchi a Giulino di Mezzegra. Un documento che, si legge, “costituisce, sul piano morale, storico e politico, il primo atto fondativo” della Costituzione.

Proprio il 25 Aprile gli estremisti di destra di Forza Nuova vorrebbero violare la quarantena. A chiederlo, in un messaggio diffuso nelle scorse ore, è stato il loro leader Roberto Fiore. Lo stesso, scrive La Stampa, “hanno fatto i suoi due colonnelli, Luca Castellini, a capo dell’organizzazione in Veneto, figura storica degli ultras dell’Hellas Verona, e Giuliano Castellino, il ras dei neofascisti romani, oggi imputato per l’aggressione ai giornalisti dell’Espresso il 7 gennaio dello scorso anno”.

Shira Haas, l’attrice protagonista della serie tv Unorthodox, è per La Stampa la prima stella del cinema al tempo dello streaming: “Nata a Tel Aviv, figlia di sabra di ascendenza ungherese, polacca e ceca, un nonno scampato ad Auschwitz, un cancro infantile superato fra i tre e i quattro anni, Shira ha una storia ancora molto corta ma piena di traguardi”.

Raiuno manderà presto in onda la versione italiana del film A rose in winter dedicato ad Edith Stein, la filosofa ebrea convertitasi al cattolicesimo che fu uccisa ad Auschwitz come suor Teresa Benedetta della Croce. Ad essere enfatizzato nel film, scrive il Corriere, “il particolare coraggio della donna, che nel 1933 scrive senza esitazione a Papa Pio XI per esortarlo a intervenire contro le persecuzioni degli ebrei”.

Sul Foglio è tradotto un articolo del Jerusalem Post sulla festa di Pesach appena celebrata e sul suo significato di resilienza. I temi della Pasqua ebraica, si legge, “parlano anche della nostra epoca”.

“Gli anziani sono i nuovi perseguitati, gli ebrei del Duemila”. È quanto sostiene il giornalista Massimo Fini in una delirante intervista con il Quotidiano Nazionale.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(20 aprile 2020)