Milano e i nomi da non dimenticare

“Quest’anno non posso accendere il cero nel ricordo dei sei milioni dei nostri morti, ma sono con loro. Me li ricordo tutti quelli che ho incontrato e che non sono tornati a raccontare. Sono voci lontane ma sempre vicine nella mia vita. So a memoria tanti nomi, che vorrei ogni volta dire ad alta voce: Alberto, Olga, Giuseppe Segre. E gli altri che ho incontrato con uno sguardo, che ha voluto dire un mondo”. Parole di Liliana Segre che, in questo Yom HaShoah diverso degli altri, non ha potuto accendere in sinagoga a Milano, come negli anni passati, una candela in memoria delle vittime del genocidio nazifascista, in memoria dei suoi familiari assassinati ad Auschwitz. Grazie all’impegno dell’Associazione Figli della Shoah però il suo ricordo, così come quello di figli e nipoti di sopravvissuti, ha trovato uno spazio virtuale in cui esprimersi: un video lanciato per Yom HaShoah dall’Associazione in cui sono raccolte diverse testimonianze. In particolare, oltre a quella di Liliana Segre, quelle di Rosa Bauer, Amiel Shek, Maya Maggi, Gadi Schoenheit, Emanuele Fiano e il figlio Davide.

“Abbiamo cercato di mantenere un messaggio molto semplice e diretto, dando voce a Liliana e ai figli dei sopravvissuti. A causa delle restrizioni ovviamente non abbiamo potuto leggere i nomi dei deportati da Milano in sinagoga. Lo hanno sempre fatto i nostri ragazzi della Comunità ebraica e sono sicura che torneranno a farlo in futuro. – spiega Daniela Dana Tedeschi, vicepresidente dell’Associazione Figli della Shoah – Per mantenere viva la memoria di quei nomi, anche ora che siamo costretti ad essere isolati, abbiamo realizzato un altro video in cui sono elencati. Un muro di nomi virtuale, ispirato ad iniziative simili nel mondo, che rimarrà per il futuro e che potrà essere aggiornato. Speriamo possa essere un’idea da riproporre in altre città italiane”. Per Tedeschi l’opportunità di usare le piattaforme virtuali per fare Memoria sarà sempre più importante in futuro “e può convivere senza problemi con il lavoro insostituibile” fatto nel mondo reale.