“Yom HaAtzmaut,
un giorno per dire grazie”
Settantadue anni dall’indipendenza. E cento anni dalla Conferenza di Sanremo che, con l’adozione della Dichiarazione Balfour che sanciva il diritto alla costituzione di un focolare nazionale ebraico, apre la strada alla nascita del moderno Stato di Israele. È a quello snodo storico fondamentale che ha fatto riferimento il presidente dei rabbini italiani rav Alfonso Arbib nell’intervento che ha aperto la cerimonia per Yom HaAtzmaut organizzata in streaming da UCEI e Ari. Un momento di riflessione seguito stamane dalla celebrazione, con molti giovani coinvolti, del seder di Yom HaAtzmaut. Entrambi gli eventi sono stati trasmessi sul canale social dell’Unione.
La festa per l’indipendenza di Israele, la riflessione della presidente UCEI Noemi Di Segni, rappresenta uno stimolo per ragionare su varie questioni. In particolare su cosa significhi oggi essere uno Stato ebraico. Ma anche sul piano della sicurezza, con la sfida del riconoscimento internazionale e della difesa dei confini.
Un anniversario, quello di Yom HaAtzmaut, che per l’ambasciatore israeliano Dror Eydar può essere sintetizzato nella parola “grazie”. Una profonda riconoscenza, ha detto il diplomatico, “per il privilegio di poter vivere in questa generazione il sogno di molte generazioni”.
Vicinanza da Israele alle Comunità italiane colpite dal coronavirus, e in particolare a quella di Milano, è stata testimoniata dal presidente dell’Agenzia ebraica Isaac Herzog. L’ex ministro si è detto impressionato dalla prova di resilienza offerta.
A prendere la parola anche Francesca Modiano, presidente del Keren Hayesod, che ha ricordato il ruolo di ponte tra Israele e Diaspora svolto dall’organizzazione di cui è alla guida.
Tra i rabbini ad intervenire, con letture di salmi e preghiere per lo Stato ebraico, il rav Giuseppe Momigliano (che ha coordinato la cerimonia), il rav Roberto Della Rocca, rav Adolfo Locci, rav Alberto Sermoneta, rav Ariel Di Porto, rav Elia Richetti, rav David Sciunnach, rav Alberto Somekh (con Shemuel Lampronti).
(29 aprile 2020)